Le Pagelle:

Dragowski: 7 Salva con un super intervento a mano aperta sul tiro ravvicinato di Milik. L’unica vera parata dell’incontro.

Milenkovic: 7 Ha il compito più arduo: tenere Insigne. Milenkovic è però tornato a livelli altissimi, soprattutto sull’aspetto della mentalità, e se la cava egregiamente. In area Insigne è completamente annullato: per creare qualcosa è costretto ad arretrare.

Pezzella: 7 Si perde malamente Milik ad inizio partita: lo salva Dragowski. È l’unico vero errore di un primo tempo ai limiti della perfezione. Anche nel secondo tempo si conferma ad altissimi livelli, e non commette praticamente nessuna sbavatura.

Caceres: 7 Straordinario il suo intervento al volo a chiudere l’inserimento in area di Callejon verso il 20’. Male in marcatura sul solito Callejon verso il 35’: Callejon sbaglia da pochi passi dalla linea di porta, salvando la Viola. Nel secondo tempo annulla del tutto Callejon.

Lirola: 7 Trova una cavalcata fantastica già al 9’, terminando l’azione personale con un bel cross in mezzo, sprecato però da Castrovilli. L’idea per il gol di Vlahovic è buona ed efficace. Finalmente il Lirola che ci aspettavamo tutti.

Benassi: 7.5 Si conferma fondamentale in proiezione offensiva. Vede la porta (e anche l’assist) con la facilità di un attaccante. Prezioso l’assist per il gol del vantaggio siglato Chiesa. Ottimo anche il tiro a fine primo tempo, dopo una coordinazione fantastica, che obbliga Ospina alla respinta. Sempre pericoloso, in ogni suo inserimento: un giocatore ritrovato.

Pulgar: 6.5 Non è molto efficace in fase d’impostazione, ma recupera tutto riconquistando una quantità importante di palloni. Funzionale, anche grazie ad un Castrovilli fantastico al suo fianco.

Castrovilli: 8 Sempre determinante, seppur sia il maggior osservato dal centrocampo avversario. Un piede ed un’eleganza di un altro livello rispetto agli altri 21 in campo. Il cambio di campo per il gol di Chiesa è perfetto e prende contro tempo il Napoli. Nel secondo tempo inventa una palombella meravigliosa per Chiesa, che però spreca. È lui ad impostare la manovra dal basso, grazie ad una capacità nel saltare l’uomo davvero unica. Un vero trascinatore: personalità da vendere.

Dalbert: 7 Vista la pericolosità dei laterali azzurri, Iachini gli assegna compiti prettamente difensivi: a lui infatti l’onere di dover chiudere le sovrapposizioni offensive di Di Lorenzo. Lotta, si sacrifica e corre: non perfetto tecnicamente, ma decisivo sul piano tattico, soprattutto per una grinta davvero unica. Un nuovo giocatore rispetto alla gestione Montella, soprattutto sotto l’aspetto mentale. (87’ Ceccherini: S.V.).

Chiesa: 7 Freddo ed estremamente preciso sull’assist di Benassi. Un ritorno al gol davvero tanto atteso, da colui che ha il compito di riprendersi Firenze. Nel secondo tempo ha l’occasione per chiudere il match, dopo uno scambio fenomenale con Castrovilli: a tu per tu con Ospina spreca però malamente, colpendo troppo debolmente e permettendo così la risposta in tuffo di Ospina. Una crescita importante, soprattutto sotto l’aspetto della personalità. La squadra cresce, e lui di conseguenza. (78’ Sottil: S.V.).

Cutrone: 6.5 Cattivo, grintoso, determinato. Le palle a sua disposizione non sono molte, ma lui combatte e suda su ogni opportunità, dimostrando ancora una volta una voglia di rivincita unica. Al 31’ sigla un gol da copertina, ma l’arbitro annulla tutto per fuorigioco. (66’ Vlahovic: 7.5 Entra e sigla un gol davvero fantastico, con un tiro a giro sul secondo palo da urlo. Un talento da proteggere, da custodire).

All. Iachini: 8 Eroico. La squadra è a sua immagine e somiglianza, e piace davvero a tutti. Contro un Napoli demotivato, la Viola caccia comunque una prestazione fenomenale, evidenziando solidità difensiva e brillantezza in proiezione offensiva. Quella di oggi è la miglior prestazione della stagione, e per Iachini è la quarta partita sulla panchina Viola: questo basta per evidenziare il suo lavoro straordinario.