Le Pagelle:

Dragowski: 9 San Drago dal dischetto, con una respinta di piede che mantiene il risultato in parità. Sul finale salva sull’intervento goffo di Milenkovic, e subito dopo compie un autentico miracolo sull’incornata di Biraschi. Salva tutto anche su Pinamonti: rimane in piedi fino all’ultimo, e salva nuovamente i gigliati.

Milenkovic: 6 Si conferma pericoloso di testa, quando al 9’ colpisce il montante su corner di Pulgar. Partita senza sbavature, almeno fino a pochi minuti dal termine, quando “sfiora” l’autogol con un intervento goffissimo.

Pezzella: 5.5 Si fa scavalcare dalla palla ingenuamente sull’ azione del fallo da rigore per il Genoa. È l’unico errore vero della sua gara, ma poteva costare davvero caro. Male sul contropiede di Pinamonti nel finale.

Caceres: 6 Qualche leggerezza, ma nel complesso si conferma a buonissimi livelli. La bassa densità offensiva degli ospiti lo aiuta certamente.

Lirola: 6.5 Parte a mille, svolgendo alla perfezione entrambe le fasi di gioco. Già nella prima frazione si rende protagonista di almeno un paio di avanzate individuali davvero interessanti, a testimonianza di un giocatore finalmente ritrovato. Nel secondo tempo cala in proiezione offensiva. Ha una buonissima opportunità nel finale, su servizio intelligente di Chiesa: lui colpisce però male la sfera, vanificando così il tutto.

Benassi: 5.5 Nel primo tempo risulta un po’ appannato, soprattutto in fase offensiva, con qualche errorino di troppo anche nel palleggio. Nel secondo tempo parte col piglio giusto, e con un bellissimo tocco d’interno trova un ottimo assist per Cutrone, che calcia però a lato. Nel secondo tempo si conferma non in palla, con qualche errore anche banale: un passo indietro rispetto al Benassi visto nelle scorse prestazioni.

Pulgar: 5.5 Interpreta il ruolo ormai a memoria, dando una mano importantissima alla difesa. Manca però il salto di qualità in fase d’impostazione.

Castrovilli: 5.5 Risulta un po’ in ombra nel primo tempo, nonostante qualche buona giocata. Sbaglia qualcosina di troppo, incaponendosi troppo spesso in azioni individuali. Esce al 65’ per giramenti di testa. Un passo indietro rispetto alle fantastiche prestazioni recenti: una gara sottotono era però prevedibile, almeno dopo il livello raggiunto nelle ultime due uscite. (65’ Eysseric: S.V. Scalda i guantoni di Perin con un buon tiro da fuori al 70’).

Venuti: 6 Ad inizio partita trova subito una bella sovrapposizione sulla fascia, con un conseguente cross insidiosissimo sulla fascia, su cui Lirola non arriva per un soffio. È forse l’unica vera giocata offensiva della sua sfida. Si occupa prevalentemente infatti della fase difensiva, svolgendo nel complesso un buonissimo lavoro.  (81’ Maxi Olivera: S.V.).

Chiesa: 6 Un Chiesa così voglioso e determinato non lo si vedeva ormai da tempo: corre, aiuta i compagni e detta i tempi dell’attacco. Pecca però di precisione, in almeno un paio di occasioni. Spreca l’ottima avanzata di Lirola al 27’, calciando a lato e senza impensierire il portiere. Si rifà pochi minuti dopo, calciando a lato di un soffio al termine di un’interessantissima azione individuale. Nel secondo tempo si conferma determinato, ma non riesce a trovare la giocata decisiva, esplicitando nuovamente una mancanza di cinismo. A 10’ dal termine si libera bene in mediana fino all’ingresso in area: cerca il tiro, invece di provare l’assist per Vlahovic meglio posizionato.

Cutrone: 6 In area si dà da fare, facendo continuamente a sportellate con i centrali avversari. Lotta come sempre, con grinta e soprattutto su ogni pallone. Nel primo tempo sono pochissime però  le occasioni limpide a sua disposizione. Ad inizio ripresa ha però subito una buona opportunità al volo, ma calcia largo da buona posizione. (58’ Vlahovic: 6 Entra con la cattiveria negli occhi, lottando come al solito. Non riesce però a trovare il guizzo decisivo, anche perché in area non riceve mai un pallone importante).

All. Iachini: 5.5 La Viola non gioca malissimo, ma deve il punto ad un Dragowski fantastico: sintomo che qualcosa non funziona al meglio. Un passo indietro rispetto alla prestazione di Napoli: uno stop forse prevedibile, da cui ripartire per correggere gli errori evidenziati.