La gara di domenica è, senza alcun dubbio, la gara più importante della stagione, e non solo. In ballo (e in palio) c’è infatti l’onore, ma soprattutto il futuro della Fiorentina: una sconfitta potrebbe significare Serie B, ripartire dagli inferi, il riemergere di incubi passati mai realmente dimenticati.

Una gara così essenziale, così importante, dovrà essere ‘combattuta’ da veri uomini, ancor prima che da veri ‘giocatori’. Dovrà essere combattuta da uomini che hanno a cuore Firenze e il suo futuro, da chi ha davvero i colori Viola nel cuore. Ecco perché una scelta logica potrebbe essere quella di lasciar fuori coloro che hanno dimostrato ampiamente, soprattutto nelle ultime sfide, un pesante disinteresse verso il destino della Fiorentina: uno su tutti, Jordan Veretout. Il giocatore non ha perso occasione per evidenziare il suo distaccamento da Firenze e dalla Fiorentina, con prestazioni gravemente insufficienti, da persona ormai totalmente fredda e indifferente verso il popolo Viola: le qualità come la grinta e la tenacia, che hanno sempre caratterizzato le sue prestazioni dal suo arrivo a Firenze, sono magicamente scomparse, per lasciar spazio ad un giocatore senza mordente, remissivo.

“L’errore De Vrij” commesso da Inzaghi la scorsa stagione potrebbe concretizzarsi anche a Firenze. Lo scorso anno infatti, il tecnico laziale decise di schierare titolare De Vrij nello spareggio-Champions contro l’Inter, nonostante gli stessi nerazzurri avessero già ufficializzato l’acquisizione del centrale difensivo per la successiva stagione. Un errore che costò caro ai biancocelesti, con De Vrij protagonista (in negativo) del fallo da rigore su Icardi, che ha poi spianato la strada verso la Champions agli uomini di Spalletti. Certo, le dinamiche sono completamente diverse, per Veretout non ci sarà infatti un vero e proprio “conflitto d’interessi”, dato che non vestirà la maglia del Genoa la prossima stagione, occhio però a sottovalutare il fattore ‘demotivazione’ e la sua importanza all’interno del match: in una partita da “dentro o fuori”, la fame è più importante di tutto, anche della tecnica.

La palla ora passa a Montella: Veretout sarà titolare contro il Genoa?

 

 

Photo by Andrea Martini, Paolo Giuliani