Traorè, come vi avevamo anticipato nei giorni scorsi, è tornato ad altissimi livelli.
Gran parte del merito spetta sicuramente ad Andreazzoli, grande estimatore del talentuoso centrocampista ivoriano: dal suo ritorno ha infatti impostato l’intero piano tattico su di lui, donandogli nuovamente le chiavi del centrocampo azzurro.
Personalità, carisma e qualità tecniche importanti: si potrebbe riassumere così la prestazione di Traorè contro il Napoli. Senza dubbio il migliore in campo, un vero portento a centrocampo.
Incuriosisce, e stupisce, l’enorme qualità con cui è riuscito a svolgere entrambe le fasi di gioco, senza mai mollare un millimetro agli avversari. Lotta, corre, conquista palloni e infine rifinisce, grazie a verticalizzazioni sempre interessanti e mai banali. È lui a guidare la vittoria empolese contro il Napoli: i 3 punti trovano infatti le fondamenta su un centrocampo, guidato proprio dal neoacquisto Viola, eccezionale per qualità e quantità, e in grado di sovrastare la mediana partenopea, formata da nomi blasonati come Allan e Zielinski.
Costantemente nel vivo dell’azione, dimostra le qualità per giocare in qualsiasi zona del centrocampo: da trequartista, guidando la manovra offensiva con transizioni sempre insidiose negli ultimi sedici metri, e addirittura da mediano, emblematica infatti la vittoria schiacciante a livello fisico contro Allan. Anche in fase di non possesso il suo apporto è fondamentale, non disdegnando mai il pressing alto, atto ad infastidire la fase d’impostazione avversaria.
Una prestazione perfetta che dà un po’ di respiro agli azzurri, attualmente fuori dalla zona retrocessione, anche se una vittoria rossoblù nel posticipo di stasera potrebbe nuovamente ribaltare gli equilibri. Ora i motivi per i quali Corvino ha deciso di investire 12 milioni sono chiari ed evidenti: i margini di miglioramento sono ampi, e le qualità finora espresse promettono davvero bene…