Le Pagelle:
  • Terracciano: 6.5 Al 20’ è super su Ciro Immobile, con una deviazione straordinaria che spinge il pallone sul palo. Sul gol di Immobile ha però qualche colpa: il tiro dell’attaccante italiano non era infatti sicuramente irresistibile. Respinge bene la conclusione di Milenkovic-Savic al 30’, ed è miracoloso al 43’ a tu per tu con Immobile. Non è sicuramente un esordio semplice, ma lui nel complesso se l’è cavata egregiamente.
  • Milenkovic: 6 È perennemente in difficoltà nel primo tempo, Luis Alberto e Correa sono clienti scomodi. Migliora molto nella seconda frazione, grazie anche ad un calo vistoso dei laziali.
  • Pezzella: 6.5 Al 20’ si perde Immobile che colpisce il palo. Sul gol fallisce l’intervento su Correa, che serve l’assist per Immobile. Cresce assieme a tutto il reparto nel secondo tempo, acquisendo il solito carisma che lo contraddistingue.
  • Ceccherini: 6.5 Il migliore del reparto nella prima frazione. Al 38’ controlla però malamente Correa che arriva facilmente al tiro: bene Terracciano. Al 43’ si fa superare agilmente dal filtrante di Patric per Immobile, che fallisce l’enorme opportunità. Al 68’ è monumentale su Lucas Leiva, con un salvataggio all’ultimo istante fondamentale. Non complesso un’altra buona prova per il centrale italiano (80’ Hugo:S.V.)
  • Biraghi: 5 Al 16’ pasticcia lisciando il pallone, recupera però in scivolata su Luis Alberto. Nel primo tempo soffre la qualità di Milenkovic, che spesso si allarga sulla fascia destra, mettendo così in difficoltà il terzino italiano. Nel secondo tempo Marusic sale di intensità, e Biraghi lo soffre pesantemente. In fase offensiva i suoi cross sono spesso imprecisi.
  • Benassi: 6.5 Al 20’ da un suo errore d’impostazione parte l’azione che porta al palo di Immobile. Tanto lavoro sporco per l’interno Viola, che ci prova anche con qualche inserimento dei suoi, senza però fortuna.
  • E. Fernandes: 5 Gioca in posizione centrale, ma sbaglia quasi tutto in entrambe le fasi. Sulla trequarti infatti la Lazio domina pesantemente, mentre il deficit qualitativo in fase d’impostazione è ormai evidente da tempo. (46’ Mirallas: 7 Dal suo ingresso riesce a dare una scossa alla Viola. Senza ombra di dubbio è il miglior giocatore Viola nel secondo tempo. L’assist per Muriel è una perla, scatto prepotente che fulmina Radu e cross perfetto).
  • Veretout: 6.5 Male nel primo tempo, non riesce infatti a dare alcun tipo di contributo in fase offensiva, sbagliando anche qualcosa di troppo. Nel secondo tempo si sposta nel ruolo di vertice basso, dopo la sostituzione di Edmilson e migliora drasticamente la sua prestazione, salendo in cattedra anche in fase d’impostazione.
  • Gerson: 5 Tanta confusione e tantissimi errori nel primo tempo, pur essendo sempre nel vivo dell’azione. Completamente inconcludente e fine a sé stesso, come la maggior parte della sua stagione.
  • Muriel: 6.5 Sbaglia qualcosa ad inizio partita, commettendo qualche errorino anche piuttosto banale. La squadra non riesce ad avanzare e ad impostare gioco, e lui ovviamente ne risente pesantemente. Nel secondo tempo trova pochissimi spazi: Gerson non riesce a dargli il giusto sostegno, e lui ci prova quindi con azioni in solitaria. Il gol è da vero bomber, la classica zampata vincente. È come al solito pericoloso e propositivo, la difesa biancoceleste è però molto attenta, e fa ricorso spesso all’uso delle manieri forti.
  • Chiesa: S.V. Esce per un problema fisico, dopo 34’ sicuramente non esaltanti. (34’ Simeone: 7 parte col freno tirato, per poi accelerare definitivamente nella seconda frazione. Al 63’ si accende con una cavalcata eccezionale e un assist coi contagiri per l’inserimento di Mirallas, che spreca calciando alto. Al 72’ è ancora un’accelerazione dell’argentino a mettere in difficoltà i biancocelesti, ma il contatto con Acerbi, molto dubbio, conclude l’azione. 5 minuti più tardi è nuovamente pericoloso sul cross di Veretout, con uno stacco imperioso per elevazione che termina però sul fondo. La sua voglia e la sua grinta risollevano una Viola spenta e sofferente).
  • All. Pioli: 5 Siamo a marzo ma ancora la squadra non ha una benché minima ideologia di gioco. 0 schemi, solo tanta confusione. La casualità regna sovrana: è forse troppo poco?
    Ad inizio secondo tempo è giusto inserire Mirallas, ma perché confermare un Gerson nettamente insufficiente? Hugo per Ceccherini è un cambio difficilmente spiegabile: il pareggio non accontenta nessuno.