Le Pagelle:
  • Lafont: 6 Al 18’ risponde presente sul tiro da fuori di Gomez. Al 26’ è attento e respinge a mano aperta il tiro al volo dell’ex Viola. Sul gol di Ilicic non può nulla: la deviazione infatti impedisce all’estremo difensore Viola di intervenire. Sul gol di Gomez nuovamente incolpevole: potenze e preciso, imparabile. Nel secondo tempo smanaccia sul tiro, non irresistibile, di Ilicic da calcio di punizione. Al 73’ tocca quanto basta per salvare la Viola dalla sciagura.
  • Milenkovic: 4.5 Sul secondo gol orobico si fa saltare con facilità estrema, permettendo così la cavalcata di Gomez per il 2-1. Non riesce a trattenere in alcun modo l’estro di Gomez. In difficoltà anche negli inserimenti dei centrocampisti orobici, ma la colpa è da attribuire principalmente a Pioli e alle sue scelte tattiche errate.
  • Pezzella: 5.5 Nel primo tempo perde il confronto con Zapata, che lo sovrasta fisicamente. Non è ancora al 100% e si vede. (65’ Hugo: SV Entra in campo quando l’Atalanta è praticamente già sazia).
  • Ceccherini: 5.5 Sul gol di Ilicic si fa saltare agilmente. Per il resto non riesce a tappare l’inventiva di un Ilicic infermabile. (85’ Pjaca: SV).
  • Laurini: 4 Al 30’ ha un’opportunità enorme per portare nuovamente avanti i Viola, ma fallisce clamorosamente uno dei più classici ‘rigori in movimento’ tirando centrale. Sul terzo gol commette due gravi errori: prima perdendo la sfera a metà campo, poi facendosi sovrastare da Gosens. (65’ Dabo: SV Entra col cuore, ma la sua grinta serve a poco).
  • Veretout: 5.5 Sullo scadere del primo tempo è troppo lungo l’assist per Simeone, permettendo così l’uscita bassa di Gollini. Malissimo in impostazione: davvero tante imprecisioni nei passaggi.
  • E. Fernandes: 4.5 Male, a tratti malissimo. Pesantemente insufficiente in entrambe le fasi.
  • Biraghi: 4.5 È sua la deviazione decisiva sul gol di Ilicic. Sul terzo gol di Gosens, Castagne e Ilicic fanno praticamente ciò che vogliono. In fase offensiva è pressoché inesistente: solo sulla carta dovrebbe agire da esterno, in realtà il suo ruolo rimane quello di terzino. Perde pesantemente lo scontro con Castagne.
  • Chiesa: 6 Fin dal riscaldamento viene pesantemente fischiato dalla curva bergamasca. Lui però è superiore all’infantilità dei tifosi orobici e al 12’ sfiora il gol del raddoppio dopo uno stupendo contropiede, il suo tiro viene però deviato da uno straordinario intervento di Gollini coi piedi. Al 40’ mette in mostra tutta la sua velocità bruciando Djimsiti, dal fondo cerca l’assist per l’inserimento di Muriel, ma è impreciso (causa equilibrio precario) nelle misure del passaggio. Come sempre è il vero (e forse unico) trascinatore dei Viola: al 66’ si crea da solo una buonissima opportunità dal limite e calcia quasi perfettamente, il suo tiro infatti si infrange clamorosamente sulla traversa.
  • Muriel: 5.5 Pronti via approfitta di un errore in fase d’impostazione di De Roon, salta secco Djimsiti e trafigge Gollini con un diagonale potente e preciso. Gioca un buon primo tempo per intensità, peggiora drasticamente nel secondo, quando la difesa bergamasca riesce sempre a leggergli le intenzioni.
  • Simeone: 5 Corre e lotta nel primo tempo, anche se spesso non è nel vivo dell’azione, oscurato dalla classe della coppia Muriel-Chiesa. Nel secondo tempo scompare.
  • All. Pioli: 4 La Viola dopo il gol si schiaccia eccessivamente, diventando a tutti gli effetti un 5-2-3. Il centrocampo però è troppo leggero e permette ai fantasisti orobici di essere facilmente pericolosi per vie centrali. La Fiorentina è sotto nel secondo tempo, e non riesce in nessun modo a rendersi pericolosa: il cambio però arriva solo al 65’. L’assenza di Benassi è inspiegabile: la Fiorentina ha perso la sfida a centrocampo. La preparazione alla sfida è stata completamente sbagliata.