Le Pagelle:
  • Lafont: 6 Ad inizio primo tempo para con estrema facilità un tiro dai 20 metri di Valoti. Al 30’ commette un gravissimo errore coi piedi, regalando ad Antenucci una buona opportunità: l’attaccante ferrarese si fa però murare da Milenkovic. Sul gol della Spal compie una parata importante su Kurtic, ma non può nulla sulla ribattuta ravvicinata di Petagna. Sul gol di Valoti, poi annullato, sembrava leggermente fuori tempo.
  • Ceccherini: 6.5 Gioca bene e con sicurezza, fino al guaio fisico che costringe Pioli alla sostituzione.(46’ Laurini: 6.5 Svolge fedelmente il compito richiesto da Pioli).
  • Milenkovic: 6+ Salva su Antenucci al 30’, ma sul gol di Petagna è lui il difensore più vicino al centravanti. Qualche imprecisione di troppo per il centrale serbo. Nel secondo tempo, assieme al compagno di reparto Hugo, migliora esponenzialmente, compiendo anche interventi decisivi.
  • Vitor Hugo: 5.5 È da un suo errore che nasce il gol del vantaggio ferrarese, sbaglia infatti le misure per il passaggio a Biraghi. Si nota chiaramente che la condizione non è ancora al massimo. Nel secondo tempo sale però di condizione e migliora la sua prestazione.
  • Biraghi: 6 Al 33’ trova un cross meraviglioso per Muriel, che da due passi colpisce clamorosamente la traversa. Bene in fase offensiva, nasce infatti da un suo passaggio arretrato la rete del pareggio firmata E. Fernandes. In fase difensiva è invece spesso disattento: dalla sua fascia nasce il primo gol, anche se il tutto nasce da un errore di Hugo. Sbaglia anche in marcatura sul gol annullato a Valoti, perdendo malamente il centrocampista ferrarese.
  • Veretout: 7 Al 5’ è perfetto coi tempi d’inserimento sul filtrante di Chiesa, il suo passaggio in mezzo non trova però nessun compagno e viene respinto dalla difesa ferrarese. Ammonito al 25’ per il primo fallo della partita, la sanzione è eccessiva. Non è la sua partita migliore, ma la grinta trasmessa per tutti i 90’ lo rende semplicemente insostituibile. Dal dischetto è preciso: Viviano indovina l’angolo ma non ci può arrivare
  • Edimilson: 7 Al 9’ viene ammonito per un fallo su Lazzari, la pena per il centrocampista svizzero è però estremamente pesante. Gioca però con coraggio e col cuore, svolgendo il suo ruolo in modo egregio: la sua evoluzione negli ultimi mesi è evidente. Al 44’ trova un gol meraviglioso per precisione e potenza, portando i Viola al pareggio. (82′ Dabo. S.V.)
  • Benassi: 5.5 Il suo rientro dalla squalifica non inizia nel migliore dei modi, il suo primo tempo è infatti insufficiente. Anche nel secondo tempo non riesce ad impattare al meglio nel match: oggi è sembrato spesso fuori dal gioco.(72’ Simeone: 7 il gol è semplicemente meraviglioso, un’accelerazione fantastica che culmina con un tiro angolato ed imparabile. La sua freschezza negli ultimi 20 minuti è decisiva, e può essere una chiave tattica davvero interessante).
  • Gerson: 7 Ad inizio partita si crea una buonissima occasione con maestria, ma la sua conclusione è centrale: respinge coi piedi Viviano. Nel primo tempo è il più pimpante nel tridente offensivo, anche se non riesce ad essere concreto. Anche nel secondo tempo si conferma a buoni livelli, fino a trovare il quarto gol sullo scadere, quando recupera palla con furbizia ad un disattento Valoti e trafigge Viviano con un preciso tocco angolato.
  • Muriel: 5 Nel primo tempo è totalmente assente dalla manovra. Al 33’ fallisce un enorme occasione a due passi dalla linea di porta, colpendo clamorosamente la traversa. Al 67’ ha l’occasione per stravolgere la sua partita, ma la sua conclusione all’interno dell’area dà soltanto l’illusione del gol. Partita assolutamente da dimenticare.
  • Chiesa: 6.5 Parte subito forte: Al 1’ trova un cross insidiosissimo in mezzo, Lazzari è però decisivo su Biraghi. Al 5’ trova Veretout con un tocco forse leggermente lungo, anche questa azione termina però con un nulla di fatto. Nel secondo tempo inizia bene trovando un traversone insidiosissimo per l’inserimento di Benassi, Cionek col fisico impedisce però il tiro al centrocampista Viola. Anche oggi è deciso, conquistando il calcio di rigore che certifica il completamento della rimonta gigliata. È l’anima della squadra, e questa prestazione ne è la conferma: lotta, dribbla, e certo, commette qualche errore: ma la sua grinta prevale sempre.
  • All. Stefano Pioli: 6.5 La squadra vince, ma quanta sofferenza. Innegabile la mancanza di un’identità di gioco, a decidere la partita ci pensano infatti le individualità, ma alla lunga ciò non è sufficiente. Bene Gerson: il 4-4-2 che si trasforma in 4-3-3 in fase offensiva funziona.