Anche il Vero Volley ferma gli allenamenti. L’ultimo decreto del Governo del resto non lasciava spazi ad interpretazioni ed anche l’ultima società italiana ancora al lavoro in palestra ha dovuto prenderne atto, chiudendo di fatto il “caso Ortolani”. La giocatrice della nazionale e capitano della Saugella nelle settimane scorse aveva infatti chiesto la rescissione del contratto proprio perchè riteneva illogico continuare ad allenarsi quando il resto del volley nazionale e gran parte di quello europeo e mondiale avevano fermato le macchine. Vedremo se il provvedimento governativo sarà sufficiente per ricomporre il contrasto tra atleta e società anche se per il momento non si intravedono schiarite. Ma intanto ecco le dichiarazioni della Presidente del Consorzio Vero Volley, Alessandra Marzari, al collega Luca Guazzoni dell’Ansa e ripresa dal sito ufficiale della società brianzola.

“Li ho salutati oggi – racconta all’ANSA il presidente del consorzio pallavolistico di Monza parlando dei propri atleti – portando loro la focaccia. Erano tutti dispiaciuti ma noi vogliamo rispettare la legge. Ora che non ci permette più di allenarsi, ci fermiamo. Obbediamo”. Marzari è “stupita” per questa “ulteriore stretta” sullo sport in un decreto “già efficace”, “non ne capisce la necessità” ma si adegua di conseguenza. “Non cambierà”, invece, la situazione con Ortolani: l’ex capitano, due ori Europei e un argento Mondiale con l’Italia, non sarà reintegrata in rosa dopo aver raggiunto settimana scorsa un accordo per la rescissione del contratto a seguito della decisione di non volersi più allenare con la squadra. Ortolani non compare nemmeno più, inequivocabilmente, nel roster sul sito del club.

“Io sono molto fiera dei miei ragazzi – spiega Marzari, medico al Niguarda –, non abbiamo fatto una cosa semplice. Volevamo mandare un messaggio sociale e in questa settimana avremmo lanciato anche una campagna di comunicazione, me la aspetto presto anche dalle autorità. Ho infatti il timore che la gente, dopo un mese blindata in casa e bombardata da queste notizie tragiche, avrà paura ad uscire anche quando potrà, avrà paura di riprendersi la vita in mano. Noi volevamo essere la dimostrazione che non ci si ammala se si rispettano le norme con precisione e attenzione”. La ripresa del campionato appare intanto un miraggio: i club si confronteranno il 6 aprile per cercare una soluzione che accontenti tutti. “Confido – la speranza di Marzari – che in estate ci sarà spazio per la pallavolo e dubito la Cev annulli le competizioni europee. Se il campionato non dovesse assegnare lo scudetto, mi piacerebbe comunque vedere un breve torneo per fare felici i tifosi”. (ANSA).