In attesa di scoprire quando la Fiorentina affronterà l’Udinese, Iachini e il suo staff hanno già ampiamente iniziato a preparare il match. Un match assolutamente non semplice, contro una compagine che, nonostante alcune difficoltà, ha dimostrato di essere compatta, e capace di mettere in difficoltà tutti.

Una gara ostica quindi per mister Iachini, che dovrà fare a meno di Dalbert. Un’assenza pesante, anche per la mancanza di alternative nel ruolo di esterno sinistro: il suo posto dovrebbe essere comunque ricoperto da Igor. Si va quindi per la riconferma del 3-5-2, nonostante gli interessanti spunti emersi dalla sfida contro il Milan.

Contro i rossoneri infatti, è apparsa evidente la metamorfosi di Chiesa dopo l’espulsione di Dalbert: il numero 25 è infatti andato a ricoprire il ruolo di esterno, e con più spazio a disposizione ha finalmente dato sfoggio delle sue enormi qualità. Un messaggio evidente, che appunto evidenzia le difficoltà di Chiesa nel 3-5-2.

Ecco perché in realtà, sul fronte modulo, ci potrebbero essere alcune novità: da non scartare infatti la possibilità del tridente.

Oltre ai tatticismi però, contro l’Udinese servirà un cambio di mentalità radicale rispetto alla sfida contro il Milan. Con i rossoneri infatti, la scelta tattica di Iachini è stata quella “tipica” delle sfide contro le big: difesa quasi “ad oltranza” e ripartenza in contropiede, insomma il classico gioco di rimessa.

Una tattica non apprezzata da tutti, soprattutto per la situazione non idilliaca in cui riversa attualmente il Milan. Una scelta che ha comunque portato un punto nelle casse Viola.

Con l’Udinese servirà però qualcosa di totalmente diverso, sia a livello tattico che a livello di approccio. L’Udinese infatti lascerà, con ogni probabilità, il pallino del gioco in mano alla squadra gigliata. I padroni di casa stanno esprimendo infatti un gioco molto attendista, simile appunto a quello offerto dalla Fiorentina contro il Milan. Contro la formazione di mister Gotti, Iachini dovrà quindi inventarsi qualcosa, soprattutto sul fronte offensivo. Una Viola dal piglio diverso, in grado di saper gestire gli equilibri, senza dover essere costretta ad attendere la prima mossa avversaria. Servirà quindi una Fiorentina spigliata, coraggiosa, pronta ad assumersi qualche rischio.

Ecco perché, riprendendo l’appunto precedente, il tridente potrebbe essere la mossa giusta per donare maggiore vivacità alla manovra, magari inserendo Sottil dal 1’: un Sottil rimasto a Firenze con la promessa di un aumento di minutaggio, per ora però non rispettata.

In questo modo Chiesa tornerebbe al suo ruolo naturale, e Sottil avrebbe finalmente una vera chance da giocarsi: Iachini ci pensa, in attesa di scoprire la data della sfida.