La Fiorentina è vicinissima al primo colpo del mercato invernale: Patrick Cutrone. Un nome sicuramente importante, ma che divide la città, soprattutto dopo i primi mesi non esaltanti in Inghilterra.

Il “fallimento” però, in un calcio inglese molto più dinamico e veloce, era prevedibile. Un fallimento dovuto dal fatto che, un attaccante come Cutrone, necessita assolutamente di molto tempo per limare e adattare le proprie caratteristiche ad un campionato (Premier League) completamente diverso da quello in cui è cresciuto e maturato (Serie A). Il Wolverhampton però, in piena corsa Europa e ad un passo dalla Champions, non ha intenzione di aspettarlo, e vuole quasi “liberarsene il prima possibile”.

Ecco perché si profila un accordo fra Fiorentina e Wolves per certi aspetti inaspettato, soprattutto per le cifre delle ultime finestre di calciomercato: l’offerta definitiva del club gigliato dovrebbe infatti basarsi su un prestito con diritto (od obbligo) di riscatto fissato a circa 15 milioni di euro. Una cifra molto ragionevole, per un ragazzo di comunque 21 anni.

LA CARRIERA

La sua carriera parte a Milano, ovviamente sponda rossonera. Parte subito con le luci del predestinato: luci che ormai spaventano, e non poco, i tifosi milanisti. Dopo i vari Paloschi e Locatelli infatti, i tifosi rossoneri non si fidano più dei primi bagliori di talento: vogliono la continuità. Cutrone sembra però diverso: non solo segna reti importanti, ma mette la passione e la grinta del  tifoso che ha coronato il sogno di giocatore per la squadra del cuore. La piazza se ne accorge immediatamente, e lo accoglie come un figlio: sembra scoppiato un grande amore.

Il debutto nel grande calcio nella stagione 2016/17, ma la straordinaria esplosione arriva nell’anno successivo. La stagione di Cutrone è superlativa, al contrario di quella della squadra. In 28 partite disputate in campionato, tra cui 11 da subentrato, sigla ben 10 reti e due assist, trovando la rete ogni 151.2 minuti effettivi di gioco. Anche in Europa League mantiene un’ottima media realizzativa, siglando 4 reti in 663 minuti effettivi di gioco.

Lo scorso anno invece, il tracollo è evidente. Le colpe non sono ovviamente soltanto sue: in un Milan in enorme difficoltà, a lui viene affidato solo ed esclusivamente il ruolo di comprimario, ricoprendo prima il ruolo di sostituto di Higuain, e poi di sostituto di Piatek. In 1438 minuti disputati, sigla solo 3 reti e 2 assist, mantenendo comunque una buona costanza di rendimento: nei minuti disputati combatte, corre ed aiuta la squadra, nonostante qualche piccola pecca a livello tecnico.

Dopo un anno non esaltante, il Milan decide di cederlo al Wolverhampton per 18 milioni più bonus. Un investimento importante per la squadra inglese, che però non realizza i frutti sperati. Cutrone riscontra le normali difficoltà di ambientamento, e partita dopo partita scala alle ultime posizioni delle gerarchie di mister Espirito Santo. Lui conferma comunque il buon feeling con la porta, ed in soli 295 minuti disputati, sigla due reti.

IN QUESTA FIORENTINA

Nella Fiorentina di Iachini, l’arrivo di Cutrone si prospetta davvero interessante, anche a livello tattico. Cutrone è infatti la classica punta di sfondamento, il numero 9 per eccellenza. A suo fianco potrebbe convivere tranquillamente Vlahovic, creando così una frizzante coppia d’attacco composta comunque da giocatori dalle caratteristiche molto diverse. Il giovane attaccante serbo è infatti più tecnico, e sicuramente più completo con la palla fra i piedi, mentre il centravanti ex Milan incarna alla perfezione l’immagine del bomber vecchia maniera, pronto a trasformare in oro ogni minimo errore della difesa avversaria. Ovviamente, anche in un ipotetico 4-2-3-1 con Castrovilli trequartista, ricoprirebbe nel migliore dei modi il ruolo di punta centrale, anche grazie all’ottima capacità nelle sponde.