Il mercato Viola vedrà, senza alcun’ombra di dubbio, la ricerca del numero 9 come unico e indelebile punto fisso. Il problema centravanti sembra quello a cui la dirigenza gigliata ha dato la primaria importanza: ma le dinamiche da approfondire sono molte, e ancora non totalmente emerse.

Il primo elemento fondamentale, da cui poi Pradè dovrà partire per muoversi sul mercato, è sicuramente il giudizio di Iachini. Due i quesiti di maggior rilevanza: Vlahovic è all’altezza del ruolo di titolare? E la mancanza di un centravanti di livello è il principale problema di questa Fiorentina? In base alle risposte che Iachini darà a queste domande, la dirigenza Viola agirà di conseguenza.

Due quesiti di non facile risposta, a cui Iachini dovrà comunque rispondere in tempi brevissimi: i nomi sul mercato non sono molti, e la piazza ha necessità immediata di un segnale forte da parte della dirigenza. Un giudizio che sarà ovviamente parziale, con pochissimi allenamenti alle spalle, ma che avrà un peso specifico enorme sulla stagione gigliata.

Vlahovic, nonostante qualche prestazione più o meno negativa, può comunque sbandierare la sua eccellente media-gol stagionale: con 5 gol all’attivo (3 più di Chiesa e 4 in più di Boateng), il giovane attaccante ha realizzato una rete ogni 132 minuti. Una media sicuramente da non sottovalutare, con tutte le precauzioni necessarie: nei 5 gol sono infatti contate, ovviamente, anche le due reti a Sardegna sul risultato di 5-0 per il Cagliari. Oltre a questo, vi è da fare anche un forte contrappeso con le attenuanti: la squadra in questi mesi ha dimostrato infatti di non avere una chiara logica tattica offensiva, e i cross provenienti dalle fasce sono risultati quasi sempre estremamente imprecisi. Insomma, non una situazione idilliaca per colui che, per mestiere, dovrebbe concretizzare al massimo il “lavoro” dei compagni.

Infine, la situazione Pedro. L’attaccante brasiliano ha rinunciato alla chiamata della nazionale Olimpica per rimanere a Firenze ad allenarsi e a migliorare la propria condizione fisica, dimostrando grandissima professionalità. Per il centravanti sono molteplici le lusinghe sia in Brasile che in Europa, con Flamengo e Besiktas sulle sue tracce. Lui vorrebbe però giocarsi le proprie carte proprio a Firenze, per non abbandonare il capoluogo toscano da “sconfitto”. Pedro merita una chance, mai datagli da Montella, forse anche per la precaria condizione fisica: ora però, almeno sotto questo aspetto, il brasiliano sembra recuperato, e pronto quindi a ritrovare il feeling col gol, e soprattutto a crearlo con la squadra e con la Serie A. La scelta, in questi pochi giorni di allenamento pre-Bologna, spetterà a Iachini.

I sogni di inverno continuano comunque a tenere banco, tra ipotesi concrete e semplici suggestioni. Piatek è sicuramente il nome in grado di far scaldare il cuore dei tifosi: l’attaccante ritroverebbe infatti una piazza meno pretenziosa rispetto a quella milanese, e sicuramente con meno pressioni ed aspettative. Una situazione perfetta per l’attaccante ex Genoa, che potrebbe vedere nella Fiorentina la situazione perfetta per ritrovarsi, soprattutto dopo l’arrivo ufficiale di Ibra al Milan. L’affare sarebbe certamente un prestito con diritto di riscatto (e diritto di recompra a tutela del Milan). Situazione complicata, ma da monitorare: Commisso ha voglia di far sognare Firenze.

Situazione piuttosto simile per Cutrone, ormai “panchinaro di lusso” in Inghilterra. Anche in questo caso la formula sarebbe quella del prestito: il Wolverhampton ha investito molto su di lui, e non ha intenzione di “regalarlo” dopo così pochi mesi. L’attaccante comunque, in questi mesi da subentrante, ha comunque mantenuto una media-gol interessante: 2 reti siglate, arrivate però in soli 295 minuti giocati.