Una prova di forza quella offerta da Mathieu Van Der Poel, al campionato europeo di Silvelle. Lì dove anni indietro a vincere era stato il padre. Proprio cosi, che Mathieu cel’abbia nel sangue la bici si sa, le sue radici con le due ruote sono forti e che va forte su tutti i terreni che sia Mountain Bike, ciclocross o su strada è un dato di fatto, e non poteva essere cosi visto che suo nonno è un certo Raymond Poulidor, campione su strada il cacciatore della maglia gialla, mentre suo padre Adrie Van Der Poel è stato un campione del ciclocross.

Sul percorso del campionato europeo il giovane fuoriclasse olandese si è ritrovato sin dalle prime battute stretto nella morsa dei belgi, ben cinque a circondare la sua maglia iridata. qualche accelerazione qua e la per testare i suoi avversari, che nella prima parte di gara sono stati molto brillanti a resistere e a rispondere presente a quegli acuti di sfida lanciati dal corridore orange, il quale poi si metteva in seconda ruota a sfruttare il lavoro dei belgi, che non stavano a guardare, qualche buco fatto con astuzia per costringere il favorito numero uno a muoversi in prima persona. Una guerra psicologica e di strategia quella che è andata in scena nella gara elitè maschile, con giochi di squadra del Belgio che davanti poteva contare su ben cinque uomini nonostante l’assenza del grande rivale di Van Der Poel, Wout Van Aert assente per colpa della caduta rimediata all’ultimo Tour De France.

A tre giri dal termine la situazione vede sempre cinque belgi circondare Van Der Poel, il quale non si lascia intimidire e un giro più tardi decide di frantumare il drappello di uominie di isolare i belgi uno ad uno, con progressioni e scatti che fanno male alle gambe dei belgi, che uno ad uno cadono sotto gli attacchi del campione del mondo, tutti tranne uno Eli Iserbyt, che da fondo a tutte le sue energie con una tenacia inaudita cerca di resistere alle sollecitazione di Van der Poel, il quale controlla ogni tanto per vedere se il corridore belga è sempre sulla sua ruota. Il giro finale percorso in otto minuti, vede il figlio d’arte prendere la situazione in mano, spingendo con tutte le proprie forze e forzando l’andatura per spezzare il giovane e tenacie Iserbyt, che alla fine capisce che le forze sono esaurite e che il corridore davanti a lui è un vero fuoriclasse, lasciando andare in trionfo Van Der Poel, e giungendo secondo, chiude il podio un’altro belga Sweeck.

Grande prova quella di Mathieu Van Der Poel che si riconferma campione europeo e con quello fatto su strada nell’ultimo anno si propone come futuro fuoriclasse del movimento ciclistico mondiale. Delusione annunciata quella dei tifosi azzurri con il migliore dei nostri in ventunesima posizione.

ORDINE D’ARRIVO:
Mathieu Van Der Poel (NED) 58:22
Eli Iserbyt (BEL) +0:03
Laurens Sweeck (BEL) +0:20
Michael Vanthourenhout (BEL) +0:24
Lars Van Der Haar (NED) +0:25
Quinten Hermans (BEL) +0:38
Toon Aerts (BEL) +1:01
Thomas Pidcock (GBR) +1:10
Felipe Ortis Lloret (SPA) +1:22
Tim Merlier (BEL) +1:42

 

 

 

GIACOMO BIAGINI