Si invocano rivoluzioni dove bastava guardare con occhi obiettivi. Si pretendono grandi ravvedimenti da chi sicuramente con le migliori intenzioni ha dimenticato che nel calcio le cose più difficili da fare sono quelle semplici e che quindi per farle è sempre meglio mettere le proprie idee a disposizione di un progetto e non viceversa. 

L’analisi di Cagliari – Fiorentina sarebbe di per sé un bagno di sangue. Quindi prima di toccare quello che non è andato, meglio capire perché la squadra di Maran ha funzionato così bene, risultando padrona del campo, fautrice del gioco e non mancando mai in concentrazione, lucidità e concetto. Maran è l’esempio di come il dualismo tra allenatore “risultatista” e “giochista” non esista, o meglio sia soltanto l’ennesimo pretesto per fare sul calcio un po’ di retorica… Maran sa che il risultato si conquista con il gioco e il gioco non può prescindere dal lavoro. Come fare un buon lavoro? Facendosi ascoltare. Senza investimenti faraonici  il Cagliari è di fatto una squadra più completa della Fiorentina perché più logica. Non può contare su un roster infinito, ma oltre la Juventus in Serie A chi può? Il Cagliari ha trovato sul mercato almeno un giocatore per ruolo, un interprete che per caratteristiche e attitudine sia ideale nella sua zona del campo. La Fiorentina no.

Manca un mediano. Nella volata di fine mercato mentre impazzavano i nomi di centravanti e fantasisti è stato ignorata da tutti la clamorosa mancanza a centrocampo della Fiorentina. Badelj senza Pizzarro a rimorchio è di fatto un giocatore normale, certo l’inizio di questo campionato è ben sotto la sufficienza ma la Fiorentina non ha un incontrista, un guastatore in grado di normalizzare i tempi di gioco quando i gigliati si trovano davanti squadre dagli avvii arrembanti come il Cagliari.

Quando il Club ufficializzò il ritorno di Daniele Pradè una delle note assolutamente positive che ci si aspettava di poter sottolineare era legata alla condivisione totale che il nuovo direttore sportivo avrebbe portato avanti di Vincenzo Montella riguardo il progetto tecnico da costruire. C’è stata? Ammesso che è sempre stato chiaro come questo fosse l’anno zero per la Fiorentina di Commisso la base deve essere creata con convinzione e pragmatismo. Insensato e frustrante andare incontro ad un’ ennesima rivoluzione. Se a squadre come la Lazio si invidia, assolutamente a ragione, la consolidata base di lavoro sulla quale il gruppo può contare, la Fiorentina adesso deve creare la sua struttura portante che poi ovviamente sarà migliorata con investimenti e lavoro. Scegliere gli interpreti per ruoli chiave era basilare: ecco, alcuni sono addirittura scoperti. 

Lo strascico di polemiche del post partita sarà infuocato e duraturo. Non  puoi pretendere di tornare da Cagliari con 5 goal sul groppone senza poi subire un processo. Presumibilmente si spalancheranno la questione allenatore e la questione Chiesa: il tecnico per la prima volta in questa sua seconda esperienza a Firenze rischia senza mezzi termini la panchina. La sua permanenza sulla panchina viola sembra legata di fatto a quella che potrebbe essere o meno la disponibilità di un top manager (francamente inutile puntare su alternative outsider ) di subentrare a stagione in corso.

Per Chiesa  valgono ancora tutte le attenuanti del caso considerato la stagione di grande sacrificio dello scorso anno, conclusasi con gli impegni con l’Under 21 e la Nazionale maggiore ma da un giocatore con i suoi numeri e le sue qualità, sul quale la Fiorentina vuole costruire un futuro si esige continuità a sostanza non una preoccupante e indolente intermittenza. Aveva le valige in mano in estate? Non abbiamo motivo di pensarlo, ma se fosse così avrebbe fatto sicuramente meglio ad imporsi alla Fiorentina e chiedere magari un sacrificio economico ai Club che a quando pare non sgomitavano così tanto per prenderlo.

Quindici giorni per ricominciare che a seconda di come si guardano possono essere tanti e pochi. Oggi la Fiorentina torna a casa dopo aver preso una lezione di calcio e non mi riferisco soltanto a chi è sceso in campo…