Che il futuro sia di Fabio Quartararo è una previsione sicuramente molto probabile ma quando il protagonista assoluto della Moto GP ha soltanto 25 anni, chiunque aspiri al trono sa di avere vita durissima.

Come accaduto lo scorso Settembre a Misano, anche al Chang International Circuit la gara è praticamente stra -dominata da Fabio Quartararo, inseguito da Marc Marquez, guardingo attento ma evidentemente voglioso di provare l’assalto finale: vincere il Mondiale è la priorità, farlo sul gradino più alto del podio una tentazione irresistibile. Lo spagnolo temporeggia, controlla e aggredisce e all’ultimo giro mette in atto il sorpasso decisivo chiudendo all’ultima curva il sogno di vittoria di Quartararo.
A inseguire la coppia di testa, conducendo una gara in solitaria, è stato Maverick Vinales, soddisfatto soltanto a metà a causa dei problemi al posteriore che accusati circa a metà della gara. Solo ottavo invece al traguardo l’altra Yamaha, quella guidata da Valentino Rossi, che partito dalla nona casella dello schieramento di partenza è arrivato con ben 18 secondi di ritardo da Vinales. Gara incolore per le Ducati che si devono accontentare del deludente quarto posto di Andrea Dovizioso, seguito da Alex Rins, quinto a due decimi di distacco. Sesto posto per la Yamaha di Franco Morbidelli, seguito da un deciso Joan Mir, mentre completano la top 10 Danilo Petrucci, nono, e Takaaki Nakagami, seconda Honda al traguardo (solo diciottesimo Jorge Lorenzo, a ben 54 secondi ritardo dal Marc Marquez).

Ennesima domenica nera per Valentino Rossi che può consolarsi solo con la vittoria in Moto 2 di Luca Marini: in Thailandia il pilota della VR46, ha finalmente interrotto il lungo digiuno, conquistando il suo primo successo stagionale e il secondo della sua carriera.

Un verdetto ancora tutto da scrivere è quello riguardante il campionato di Moto 3: in Thailandia grande è la prestazione di Lorenzo Dalla Porta che mette a segno l’ottavo podio stagionale e vede il proprio vantaggio in classifica nel Mondiale della Moto3 salire a 22 punti sullo spagnolo Aron Canet. carambolato a terra a causa staccata scomposta del sudafricano Darryn Binder e a 43 su Tony Arbolino.