Il weekend del Mondiale di Rugby è all’insegna del “sol levante” e dei “dragoni”. Nel primo caso, non solo e non tanto perché si gioca in Giappone, quanto per il successo storico della squadra di casa contro la favoritissima Irlanda. Una vittoria che ribalta gli equilibri nella Pool A e che costringe i gaelici a non sbagliare più niente. Nel secondo caso per la vittoria del Galles nel big match della Pool D contro l’Australia. Un successo che, di fatto, consegna agli uomini di Gatland il primo posto nel raggruppamento. Ma andiamo con ordine.

Nel Girone A, come detto, impresa del Giappone che conferma di aver preparato benissimo il mondiale di casa e che batte l’Irlanda 19-12. Un successo clamoroso, quasi come quello raccolto dai nipponici nel mondiale precedente contro gli Springboks, e che porta i padroni di casa in testa al girone. Una vittoria che il Giappone ha conquistato in rimonta visto che a partire meglio era stata l’Irlanda che si era portata sul 3-12 con le mete di Ringrose e Kearney. Tamura al piede aveva contenuto lo svantaggio che alla fine dei primi 40’ era di soli tre punti (9-12). Poi nella ripresa la segnatura di Fukuoka ed ancora il piede di Tamura a fissare il punteggio. Ora nessuno può più sbagliare niente a cominciare dalla Scozia, ancora ultima, ma anche l’Irlanda non può scherzare con Samoa in agguato a 5 punti.

Nel Girone B Italia provvisoriamente prima grazie alle due larghe vittorie con Namibia e Canada. Un primato che, a meno di soprese clamorose, è destinato a sfumare quando gli Azzurri incontreranno Sud Africa e Nuova Zelanda. L’Italia il suo dovere l’ha comunque fatto e può giocarsi le due ultime sfide con la serenità di chi non niente da perdere. Intanto tutto facile proprio per gli Springboks contro la Namibia (57-3).

Pool C dove comanda l’Inghilterra che dopo Tonga asfalta anche gli USA (45-7). La vittoria importante in questo caso arriva però dall’Argentina che, dopo la sconfitta dell’esordio con la Francia, non può più sbagliare un colpo. Il 28-12 contro la Tonga non stupisce ma serve a tenere vive le speranze sudamericane di passare il turno.

Infine la Pool D dove, Fiji perde anche con l’Uruguay per 27-30 che a sua volta perde però con la Georgia (7-33). In ballo c’è comunque il terzo posto visto che le prime due posizioni saranno di Galles e Australia che si sono affrontate per il primato in un match spettacolare. Ha vinto il Galles 29-25 ma l’Australia può recriminare un primo tempo regalato agli avversari. Alla fine dei primi 40’ infatti il Galles era avanti 23-8 grazie alle mete di Parkes (12’) e Gareth Davies (38’) ed al drop di Biggar (1’) ed ai calci di Patchell (32’ e 36’) a cui l’Australia aveva saputo rispondere con la meta di Ashley-Cooper (21’) ed il calcio di Foley (28’) per il momentaneo (10-8). Nella ripresa ancora un drop, questa volta di Patchell (43’) per il 26-8 gallese. Da qui però l’Australia spingeva sull’acceleratore per provare la rimonta ed andava due volte in meta con Haylett-Petty (46’) ed Hooper (61’) per il 26-22.Toomua, entrato per Foley ad inizio ripresa, trovava al piede il calcio del meno uno (26-25 al 67’). Era Patchell al piede a riportare lontano i dragoni 29-25 (71’). L’Australia non trovava più la forza per reagire ed il match era dei gallesi.

La meta di Ashley-Cooper

Pool A Classifica: Giappone 9; Irlanda 6; Samoa 5; Russia e Scozia 0.
Pool B Classifica: Italia 10; Sud Africa 5; Nuova Zelanda 4; Canada e Namibia 0.
Pool C Classifica: Inghilterra 10; Argentina 6; Francia 4; USA e Tonga 0.
Pool D Classifica: Galles 9; Australia 6; Georgia 5; Uruguay 4; Fiji 2.