Franck Ribery sta “sorprendendo” tutti. Ovviamente, le sue qualità tecniche sono da sempre indiscutibili, ma le perplessità esplicitate dai vari esperti del settore, dopo l’ufficialità della sua acquisizione, sono state molte: tutte però rispedite al mittente, con la classe del gran campione.

Ribery infatti non sta rispettando le aspettative, ma le sta ampiamente superando. Un ragazzino, forse non per tenuta fisica, ma sicuramente per quella voglia di “spaccare il mondo” tipica dei giovanissimi.

Ribery non può fare più di un quarto d’ora a partita…”: questa frase era quella più utilizzata dai vari media per denigrare l’acquisto del francese. Frase però smentita sul campo, sul terreno di gioco, soprattutto dopo il debutto dal 1’ con la Juventus: con i bianconeri e nella gara successiva con l’Atalanta ben 69’ in campo, mentre con la Sampdoria sono arrivati 73’ effettivi di gioco. Numeri e tenuta fisica niente male per colui che, tuttora, viene definito da alcuni come un “pensionato”.

Da considerare anche che sta soltanto ora raggiungendo la miglior forma fisica: con la Sampdoria infatti, anche nei minuti antecedenti alla sua sostituzione, ha dato l’impressione di avere ancora molta benzina nelle gambe, e che potesse addirittura reggere a buoni ritmi anche fino alla conclusione del match. Tre partite in cui non si è mai risparmiato, ma ha anzi dato sempre il massimo incantando il pubblico e incitando i compagni, dimostrando ancora una volta di essere un talento davvero “senza tempo”.

Le statistiche poi, lo premiano come uomo più decisivo (assieme a Chiesa) dei Viola: un assist straordinario e un gol altrettanto bello nelle ultime due gare disputate, con una media di un’azione decisiva (gol o assist) ogni 72’ disputati.

La sua presenza poi, se non fosse già sufficiente quello che abbiamo detto in precedenza, è estremamente decisiva anche per la crescita e la maturazione definitiva di Chiesa e di tutto il blocco “giovani”. Sottil, in una recente intervista, ha già dichiarato che i segreti e i “trucchi del mestiere” suggeritigli dal francese lo hanno già influenzato positivamente, e per gli altri non può che valere lo stesso principio: da un giocatore dalla spiccata esperienza internazionale come Ribery, si può soltanto imparare.

Le note positive non si fermano qui: secondo il portale WhoScored.com infatti, Ribery è il secondo giocatore della Serie A con più dribbling effettuati, dietro solo ad una grandissima sorpresa di questo inizio di stagione Viola: Gaetano Castrovilli. Un altro dopo “simpatico”, ma che sicuramente fa riflettere, è il fatto che, con Ribery in campo, la Viola ha subìto 0 gol, e ne ha segnati 5: semplicemente decisivo.

 

 

Photo by Andrea Martini, Paolo Giuliani.