Immaginate di non aver mai visto una partita della Fiorentina. Ecco… vi sarebbe bastato meno di un tempo a capire che nello schieramento viola mancava qualcosa di molto importante. Un giocatore capace di dare un punto di riferimento in attacco, capace di “andare dentro” il cuore della difesa avversaria, di farsi trovare presente. Mancava un centravanti.

Ecco, per un osservatore completamente ignaro della composizione della rosa della Fiorentina la problematica principale poteva risiedere in ovvie difficoltà numeriche. Insomma, vedi il primo tempo di Fiorentina -Monza e pensi: “i viola non hanno un attaccante. Povero Montella”. Ecco, peccato che proprio tutti allo stadio o davanti alla TV con il passare dei minuti vedevano anche scaldarsi a bordo campo Giovanni Simeone e soprattutto il giovane talento Dusan Vlahovic, non riuscendo quindi a capacitarsi del perchè Vincenzo Montella non si decidesse a operare un cambio sempre più necessario.

Con la Fiorentina relegata nell’improbabile situazione di svantaggio per 0-1, abbiamo dovuto attendere fino al minuto 74 per vedere finalmente riempito il vuoto cosmico creatosi in area di rigore…. semplice “senno del poi”?Beh fatto sta che dal minuto 74 la partita cambia radicalmente: perché analizzando il match non si può certo dire che la Fiorentina fino a quel momento non avesse creato occasioni, ma solo nel quarto d’ora finale ha iniziato a concretizzarle! Primo tentativo ribattuto, secondo tentativo gol, terzo tentativo ancora goal, il quarto tentativo è un assist per il goal del 3-1 di Federico Chiesa.

La lezione di questi 90 minuti di calcio riporta sempre alla prima grande legge di ogni sport: giocare bene è importante, concretizzare fondamentale.

Al di là del grande mistero tattico legato all’attacco, la Fiorentina ha dimostrato quantomeno un’identità di gioco work in progress, capace di confermarsi coerente a quanto di buono dimostrato contro il Galatasaray. I terzini sono sicuramente convincenti in fase di spinta ma da rivedere la fase difensiva dove a dir la verità sono sembrati un po’ vulnerabili. Dragowski, super negli interventi tra i pali, dovrà certamente lavorare molto la tecnica calcistica, fondamentale per gestire al meglio le situazioni di gioco sulle quali Vincenzo Montella intende lavorare.

Pulgar e Badelj hanno caratteristiche molto simili, indi per cui sarà importante trovar loro la giusta collocazione in campo. Giocatori del genere impiegati al meglio possono fare le fortune di un centrocampo, un reparto che nel pomeriggio di ieri è sembrato troppo impreciso e ha finito col rendersi “superabile” senza troppi problemi. Con questi presupposti è difficile pensare a Benassi come al terzo centrocampista necessario a chiudere il pacchetto mediano.

Ha numeri, esperienza, personalità ma no, Boateng non può fare il centravanti. Montella così come De Zerbi può valorizzare ancor di più le ottime caratteristiche di questo giocatore ma è necessario inserirlo in un ruolo e in un contesto di squadra ideale. E considerando l’età dei compagni di reparto, chissà non possa essere per loro un aiuto prezioso per accelerare il processo di crescita?

E a proposito di giovani talenti… Riccardo Sottil quando ha il pallone tra i piedi crea molto spesso situazioni importanti, certo deve migliorare in fase di ripiegamento dove la Fiorentina non può permettersi pause e dove lui colpevolmente si assenta un po’ troppo. Plauso speciale alla tecnica di Montiel che ancora deve lavorare sulla fisicità e tenuta atletica, caratteristiche troppo importanti in un campionato duro come la Serie A.

Questo precampionato comunque proprio nei giovanissimi ha dato le sue risposte più convincenti: la Fiorentina si è resa conto di aver un “tesoretto” in casa davvero niente male. Bravo Montella a chiedere loro una rapida presa di responsabilità fin dalle prime battute. Tutto bello, tutto stimolante ma ovviamente se il Club vorrà inaugurare il nuovo corso “made in USA” guardando all’Europa, considerando bene le dirette avversarie, è necessario aggiungere a questa rosa giocatori di esperienza e funzionali alle necessità.

La speranza è quindi che in questa settimana arrivi l’annuncio di quelle auspicate mosse di mercato che i tifosi viola e lo staff tecnico, da molto tempo sognano…

ACF FIORENTINA – MONZA : IL TABELLINO

Fiorentina-Monza 3-1 (primo tempo 0-1)

Marcatori: 34′ p.t. Brighenti (M), 35′ s.t. Vlahovic (F), 41′ s.t. Vlahovic (F), 44′ s.t. Chiesa (F)

Assist: 34′ p.t. Lepore (M), 35′ s.t. Montiel (F), 41’s.t Montiel (F), 44′ s.t. Vlahovic (F)

Fiorentina (4-3-3): Dragowski, Lirola( 2’s.t. Venuti), Milenkovic, Ranieri, Terzic, Benassi (29′ s.t. Vlahovic), Badelj, Pulgar, Chiesa, Boateng, Sottil (18′ s.t. Montiel) All.Montella.

Monza (4-3-1-2): Lamanna; Lepore, Bellusci, Scaglia, Sampirisi; Armellino, Rigoni (27′ s.t. Palazzi), Iocolano; Chiricò (20′ s.t. D’Errico); Brighenti, Finotto All. Brocchi.

Ammoniti: 28′ p.t. Terzic (F), 33′ p.t. Sampirisi (M), 40′ p.t. Scaglia (M), 43′ p.t. Bellusci (M), 26′ s.t. Ranieri (F), 40′ s.t. Iocolano (M), 42′ s.t Vlahovic (F)

ARBITRO: Pasqua