Per accendere una piazza spesso ci vuole un nome. Agosto 2018. Pantaleo Corvino rischia di consegnare a Stefano Pioli una squadra di fatto incompleta. Sarebbe la seconda volta che questo accade e la questione è ancor più incresciosa dell’anno precedente se si pensa che la Fiorentina per qualche settimana ha addirittura accarezzato la possibilità concreta di giocare i preliminari di Europa League. Ok, il TAS ha clamorosamente ribaltato una sentenza che a distanza di 365 è stato ribadito essere sacrosanta, ma in ogni caso se la Fiorentina avesse dovuto combattere per un posto in Europa, la squadra avrebbe dovuto esser pronta per l’inizio di Agosto.

E quindi? Servono giocatori e se uno di loro fosse in grado con il solo arrivare a Firenze di accendere le fantasie e le speranze dei tifosi, sarebbe perfetto. Il mercato dei viola non può essere esclusivamente basato sullo sforzo della proprietà di trattenere Federico Chiesa, ci vuole qualcosa di più… un guizzo, una scintilla. Con l’inizio della nuova stagione c’è buona ragione di pensare ad un nuovo fronte contro fronte tra proprietà e un’ampia fetta del tifo organizzato gigliato, un dissidio interno che ormai ha le sembianze di una frattura insanabile. Sicuramente un nome di spicco dimostrerebbe che quella voglia di investire e di esporsi per i colori viola è ancora forte da parte della Famiglia Della Valle. 

Marko Pjaca è un giocatore di proprietà della Juventus. A vestire i colori bianconeri ci è arrivato in modo rocambolesco e inaspettato, nonostante il giocatore fosse stato fortemente voluto da Marotta e da Andrea Agnelli che hanno ammirato la sua classe e le sue doti nel corso dell’Europeo 2016. La sorpresa sta nel fatto che il primo Club italiano a piombare su Pjaca era stato il Milan che prima trova l’intesa con la Dinamo Zagabria e poi con il giocatore. Al momento delle firme qualcosa però va storto, la trattativa non solo si congela ma sfuma in men che non si dica. Per la Juventus a quel punto è tutto facile… 

Da ambitissimo gioiello ad esubero? Non proprio! Il giocatore è stato massacrato da una serie di infortuni gravissimi nel corso della sua prima stagione in bianconero. Il Club continua a credere nelle sue doti ma non può aspettarlo e cerca così un progetto tecnico che possa rilanciare il giocatore: insomma Allegri sospende il giudizio nella speranza di ritrovare il miglior Pjaca che in prima battuta fatica a trovare spazio allo Schalke. Sicuramente lui ancora non è pronto a tornare però forse la Bundeliga non è il campionato ideale per un giocatore dalle sue caratteristiche… serve un alternativa. E così la strada del croato e quella della Fiorentina si incontrano…. 

Alla Fiorentina di Pioli serve un numero 10. Serve classe, servono alternative, serve imprevedibilità. E servono gol! Probabilmente è questa la caratteristica che più pesa nel giudizio dei tifosi su Rodrigo De Paul e Marko Pjaca. Dal croato ci si aspettano una serie di numeri che nell’argentino ancora non si erano riusciti a vedere… dopo un inizio piuttosto stentato nella stagione 2017/18 De Pol era tornato su ottimi livelli dimostrando di essere un’ottimo assist man più che un finalizzatore.

Certo Rodrigo De Paul ha e aveva  tutte le caratteristiche del classico 10:  tecnica eccellente, ottima capacità di inserimento e buona velocità, una qualità che non guasta mai a chi come lui è abile a giocare tra le linee, ma non disdegna di allargarsi sulla destra per poi convergere al centro.

Le difficoltà economiche in entrambe le operazioni di mercato sono notevoli: l’Udinese per De Paul potrebbe trattare sul prezzo ma non sulla formula, la Juventus per Pjaca ovviamente si aspetta di dettare le regole pensando in primis a tutelarsi su un’ipotetica “recompra”. Corvino è a un bivio e probabilmente opta non tanto per l’operazione più semplice ma per quella con maggior impatto mediatico. Sarà un flop. L’intera avventura di Pjaca alla Fiorentina sarà un nero travaglio terminato oltretutto anzitempo a causa dell’ennesimo grave infortunio. Su Pjaca si erano sbagliati tutti,forse anche la Juventus così speranzosa di poter trattenere con riserva un giocatore che a quanto pare soffre moltissimo questo sentirsi “appeso” anche da un punto di vista contrattuale.

De Paul a Udine non ha passato una stagione molto semplice, anzi. Matematicamente salvi quasi a fine stagione (la Fiorentina è riuscita  a far peggio!) e criticatissimi dai tifosi solitamente molto miti, i bianconeri si sono spesso aggrappati alle magie e al carattere di De Paul che sembra essere cresciuto anche dal punto di vista della personalità. A questo punto è chiaro che i Pozzo sul prezzo sono decisi più che mai  a non trattare: niente sconti, servono 30 milioni per aggiudicarsi le giocate dell’argentino che però gradirebbe moltissimo Firenze come destinazione. La Fiorentina lo vuole fino a questo punto?

Non sappiamo ancora quindi se la strada di De Paul lo porterà al Franchi ma una cosa è certa… lo scorso anno l’apparenza ha ingannato eccome!