Pedro Guilherme è il nome caldo di questa seconda settimana di agosto in casa Viola. Un nome estremamente suggestivo, capace di attrarre (soprattutto in passato) i più grandi club europei, tra cui il Siviglia e il Real Madrid. L’attaccante brasiliano rappresenta senza alcun’ombra di dubbio uno dei migliori prospetti della nuova generazione brasiliana, e di conseguenza rispecchia fedelmente l’identikit del grande colpo conclusivo promesso ai tifosi Viola da Barone e Pradè nelle ultime conferenze stampa.
Centravanti poco più che ventiduenne, sotto contratto con il Flu fino al 2021, ha siglato nel biennio 2018-19 la bellezza di 15 gol in sole 28 presenze: una media al di sopra di 1 gol ogni due partite. Un talento cristallino, che come anticipato precedentemente è riuscito in pochi mesi ad attirare l’attenzione dei top club europei, sempre vigili sui giovani talenti del panorama calcistico sudamericano e pronti a darsi battaglia per assicurarsi le sue prestazioni.
Le offerte e i rumors si sono di colpo interrotti il 25 agosto 2018, dopo il gravissimo infortunio al legamento crociato e i conseguenti 207 giorni di stop forzato. Il 20 marzo del 2019 ha però ripreso la sua ‘cavalcata verso la gloria’: Il “secondo inizio” del centravanti brasiliano sembra infatti procedere a gonfie vele: 5 reti in 9 partite disputate.
STORIA E CARATTERISTICHE TECNICHE:
Nato a Rio de Janeiro il 20 giugno del 1997, Pedro Guilherme Abreu dos Santos è una prima punta di piede destro, abile nello stretto e con un innato senso del gol: il classico prototipo del centravanti verdeoro. Cresciuto nel settore giovanile del Duquecaxiense e poi passato al Fluminense nel 2014, Pedro è entrato a far parte della prima squadra del Fluzão nel 2016 (3 presenze), trovando l’esordio in prima squadra il 20 giugno 2016, nella partita di Série A vinta per 1-2 contro il Flamengo.
Nel 2017 si è affacciato stabilmente nel mondo dei grandi con le prime reti: 2 in campionato in 15 partite, una in 5 di Copa Sudamericana. Poi l’exploit, nel 2018: 10 reti e 2 assist in 19 partite del massimo campionato brasiliano, 2 in 4 di coppa. Rendimento da leader nonostante l’età, una maturità da veterano, un metro e 85 per 78 kg, la potenza per fare a sportellate con i difensori e la rapidità – di gambe e di pensiero – per bruciare gli avversari in area di rigore.
Da sorpresa del Flumeninse, Pedro Guilherme ha già collezionato 4 presenze con la nazionale U22 carioca nel Torneo di Tolone, mentre il suo nome risulta sempre più in voga all’interno della Nazionale maggiore guidata da Tite: il Ct verdeoro lo ha convocato nelle prime amichevoli post-mondiale, ma l’infortunio al crociato ha in parte precluso la sua consacrazione. Oltre a questo, la concorrenza è tanta e soprattutto spietata, con i bomber di Premier (Firmino e Gabriel Jesus) in continuo ballottaggio per accaparrarsi la gloriosa maglia numero 9 carioca.
Un fiuto del gol da vero killer d’area di rigore e un repertorio completissimo: velocità, potenza, segna di testa e di destro (il suo piede preferito), trova la rete in acrobazia e di astuzia, tira i rigori. Un attaccante completo, potente ma dotato anche di ottime qualità tecniche e soprattutto di margini di crescita ancora inesplorati che potrebbero portarlo nel prossimo futuro ad essere uno dei migliori al mondo nel ruolo.
Il classe ’97 è blindato da una clausola rescissoria da 50 milioni di euro, ma i rumors di mercato iniziano a farsi sempre più insistenti. La Fluminense detiene il 50% del suo cartellino e il suo contratto scadrà nel 2021. Il rischio di perderlo a 0, con la scadenza di contratto fra solo due anni, è concreto, oltre a questo anche il grave infortunio ha di conseguenza portato un forte deprezzamento del talentuoso attaccante. Il presidente Mario Bittencourt si accontenterebbe quindi di 12/15 milioni per il 50% del cartellino. La restante parte invece, come succede nella maggior parte dei casi in Brasile, è detenuta dai suoi agenti.
Si tratta quindi di una possibile, seppur intrigante, scommessa: Pedro sarà all’altezza del calcio europeo? Riuscirà a recuperare al 100% dalla rottura del legamento al crociato?