Per l’ennesima estate torna in auge il nome del solito Pulgar: un vero e proprio tormentone di mercato per la squadra Viola. Il mediano cileno classe ’94 è stato per varie sessioni di mercato un desiderio ricorrente dell’ex DG Corvino, e adesso sembra rientrare anche nei piani del duo Pradè-Montella. Per la trattativa, sicuramente non semplice, sarà necessario un esborso monetario non indifferente: secondo il quotidiano cileno PrensaFutbol la squadra Viola è pronta a concludere la trattativa pagando l’intera clausola rescissoria, fissata a 12 milioni di euro. Pulgar, sempre secondo la testata cilena, percepirà nel capoluogo toscano un vero ingaggio da Top Player: la richiesta del suo entourage è infatti di 2 milioni di euro a stagione.

La Viola è stata vicinissima all’acquisizione del mediano cileno già in diverse situazioni, senza però riuscire mai ad affondare il colpo definitivo. L’ultima volta risale addirittura all’ultima sessione di mercato, quando Pulgar sembrava pronto a rifiutare le offerte di rinnovo di contratto (precedentemente in scadenza nel 2020) in modo da giungere alla corte Viola ad un prezzo “stracciato”. Ciò però non avvenne, e dopo qualche complicazione arrivò l’accordo fino al 2022 fra il Bologna e Pulgar. Tutto rimandato quindi, ma con l’inserimento di una clausola rescissoria sicuramente non irraggiungibile: 12 milioni di euro.

DATI E STATISTICHE:

Tra infortuni (l’ultimo rimediato a metà dicembre), qualche panchina e un’espulsione rimediata a Genova, Pulgar ha disputato soltanto 10 partite in campionato e 1 in Coppa Italia nella prima parte di stagione. Molto meglio invece la seconda parte, soprattutto dopo l’arrivo di Mihajlovic. Il tecnico lo ha fin da subito caricato d responsabilità, in modo da donargli nuovamente quel carisma e quell’autorità che stavano andando a scemare sotto la guida di Inzaghi. Nel complesso le statistiche non sono però niente male: 28 partite in A, 6 gol, 2 assist, 6 cartellini gialli e uno rosso. Anche le statistiche gli sorridono: una media di 3.8 duelli aerei vinti a partita, oltre ad una percentuale di precisione nei passaggi superiore all’80%.

LA STORIA:

Pulgar cresce calcisticamente nel Deportivo Antofagasta, militante nella Serie B cilena, dove gioca dall’età di 6 anni. Col Deportivo Antofagasta debutta anche in prima squadra nel lontano 2011, ma la vera esplosione arriva col trasferimento nel luglio del 2014 all’Universidad Catolica, la squadra più importante e blasonata del campionato cileno. Nella stagione con los Cruzados gioca 35 partite complessive realizzando ben 7 gol. Dopo la straordinaria stagione in Cile arriva la tanto agognata chiamata europea: il Bologna di Corvino vuole a tutti i costi assicurarsi le prestazioni del regista classe ’94. Il 7 agosto 2015 si trasferisce a titolo definitivo nella squadra del capoluogo emiliano. Nel suo curriculum vi è anche una vittoria preziosissima a livello internazionale: la Coppa America 2015/16 vinta col suo Cile. Nel torneo disputerà soltanto la semifinale contro la Colombia, contribuendo però in modo importante al trionfo del Cile di Pizzi.

LE CARATTERISTICHE:

Pulgar nasce inizialmente come difensore centrale nelle prime esperienze con il Deportivo Antofagasta. Nel 2011, anno in cui Pulgar debutta in prima squadra, inizia ad essere schierato a centrocampo, viste le sue ottime qualità in impostazione. L’esperimento risulterà totalmente azzeccato e Pulgar non abbandonerà più il ruolo di vertice basso davanti alla difesa. Dotato di un’ottima struttura fisica (186 cm per 83 kg) e di un interessante visione di gioco, ricopre perfettamente il ruolo di regista, riuscendo ad interpretare al meglio le due fasi principali. Pulgar è infatti determinante nella fase di rottura delle trame offensive avversarie, ed efficace in fase di impostazione, dove combina alla perfezione una discreta tecnica di base e una buonissima visione di gioco. Un suo punto di forza è anche la conclusione da lontano, grazie a una buona precisione e ad una straordinaria potenza di tiro. Il problema maggiore è però rappresentato dalla tendenza al cartellino ‘facile’ dal centrocampista cileno, capace di totalizzare 25 ammonizioni e 3 espulsioni nelle 106 presenze con la casacca rossoblù.

CONVIVENZA CON BADELJ?

Il giocatore interessa il duo Pradè-Montella, ma occhio: Badelj e Pulgar sono davvero compatibili?
La risposta è sì, ma con alcune condizioni necessarie. L’idea tattica iniziale di Montella, il caro e classico 4-3-3, dovrebbe necessariamente essere accantonato: sia Pulgar che Badelj non hanno come caratteristiche l’inserimento o la velocità, necessarie per ricoprire il ruolo di mezz’ala. Ecco che nasce quindi la nuova idea, sperimentata nel secondo tempo dell’amichevole col Livorno: il 4-2-3-1. Con questo modulo la convivenza sarebbe sicuramente possibile: Badelj si occuperebbe maggiormente della fase d’impostazione e degli equilibri tattici della squadra, mentre Pulgar avrebbe maggiori finalità difensive, senza però disdegnare la fase di creazione della manovra.

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