Nella presentazione di ieri, il DS Pradè è stato chiaro: circa l’80% dei tesserati Viola non rientrano nei piani della prossima stagione. Sarà quindi necessario un restyling pesante, in grado di liberare nuovi slot per i prossimi acquisti. L’obiettivo principe è quindi quello di vendere per poi, solo successivamente, completare la rosa con acquisti affini alle richieste tecnico-tattiche di Mister Montella.

Le cessioni sono però complicate, sfoltire la rosa non è mai stato infatti così difficile e complicato, soprattutto dopo la brutta stagione vissuta dalla squadra gigliata: i prezzi dei giocatori sono scesi vertiginosamente, e la paura è quella di incappare in una vera e propria svendita totale, e le conseguenti minusvalenze. Pradè però non vuole assolutamente compiere questo errore, ma bensì raggruppare un bel gruzzoletto da investire nei prossimi acquisti.

I grandi acquisti sono quindi, per il dispiacere dei tifosi, ancora rimandati. Il colpo Bennacer è ormai sfumato, con il centrocampista algerino pronto a trasferirsi al Milan per 16 milioni di euro, mentre Inglese non è mai stato, al di fuori delle frasi di circostanza, un reale obiettivo della dirigenza: lo diventerebbe solo in caso di una complicata cessione di Giovanni Simeone: complessa perché, al netto di possibili stravolgimenti, nessuno sembra disposto ad offrire i 20 milioni richiesti dalla società di Viale Fanti per l’attaccante argentino, che rimarrà quindi un altro anno a Firenze.

L’unico obiettivo concreto, almeno per questo momento, sembra Rodrigo De Paul. Il centrocampista argentino è uno dei pallini di Pradè, e rispecchia fedelmente l’identikit del centrocampista richiesto da Montella: qualità nell’inserimento, grande personalità e ottime capacità tecniche e di passaggio. Il problema principale rimane però l’alta richiesta economica dell’Udinese per liberarlo, attualmente fuori budget per le economie gigliate. Occhio però, l’Udinese potrebbe essere interessata a qualche esubero presente attualmente in rosa, vedi Saponara: in questo modo la richiesta ‘cash’ della società friulana diminuirebbe notevolmente. Pradè è pronto anche ad utilizzare il famoso ‘asso nella manica’, ossia la forte amicizia che lega il nuovo DS Viola alla famiglia Pozzo, un’amicizia importante che potrebbe spingere le due parti a raggiungere un accordo: soprattutto nell’interesse del giocatore, deciso ad abbandonare Udine dopo quattro anni, ed affascinato dalla possibile avventura in maglia Viola.

 

 

Photo by Andrea Martini, Paolo Giuliani