Non sono parole di circostanza. Nessun messaggio impersonale o scontato accompagna l’inizio ufficiale della stagione 2019/20 della Fiorentina. Montella e Antognoni i primi ad esporsi pubblicamente, intanto sui propri social, i primi a richiamare idealmente i tifosi che con l’arrivo di Rocco Commisso sembrano aver ritrovato entusiasmo e compattezza.

Montella e Antognoni non parlano, in questo caso scrivono, generalizzando. Il loro sembra un dialogo diretto, aperto e onesto proprio con la tifoseria alla quale oggi più che mai si riconosce il ruolo di cuore e anima della Firenze del calcio. La curva che canta “Noi siamo la Fiorentina” e che il nuovo Presidente viola, appena conclusa la trattativa con la famiglia Della Valle, ha voluto fortemente incontrare, presentandosi prima in conferenza stampa poi direttamente allo stadio.

“Voglio ripartire da qui, da questa meravigliosa coreografia che mi ha dedicato la Curva Fiesole al mio rientro in Fiorentina dopo 14 anni. Sono passati quasi tre anni, non con poche difficoltà, il mio primo pensiero va al nostro indimenticabile Davide, sempre con noi e nei nostri cuori. Abbiamo una nuova proprietà, un nuovo Presidente e tutti insieme speriamo di fare bene e soprattutto di rendere orgogliosi voi tifosi che siete l’anima di questa squadra. Buon inizio a questa stagione che parte.”

Il ricordo di Davide Astori, Firenze che disperata trova compattezza e si invola in quella rincorsa che portò una Fiorentina fino a quel momento spenta e inerte alle porte dell’Europa , lo sguardo un po’ commosso a quella sera di Gennaio il Franchi salutava il ritorno del suo Unico 10 e festeggiava la vittoria dei gigliati sulla Juventus per 2-1. Due occasioni diversissime ma entrambe prova inequivocabile che quando a Firenze si spinge nella stessa direzione, i risultati sono ben oltre qualsiasi aspettativa. La figura di Giancarlo Antognoni nel nuovo asset sarà investita di nuove e più importanti responsabilità, un investitura che sicuramente darà ancora più entusiasmo all’esterno Capitano viola.

“Ripartiamo da Firenze. Da voi. Da quello che continuo a pensare sia un legame speciale tra la Fiorentina, il suo popolo e questa città. La Fiorentina è un bellissimo libro. Oggi inizia un nuovo capitolo. A noi l’onore e l’onore. “Ricorda che del calcio è tua la storia”. Forza Fiorentina. Alé Viola.”

Montella quest’anno ha tutto da perdere. Se il Club consegnerà nelle sue mani, come tutti si augurano, una squadra competitiva e ambiziosa, dopo gli schiaffi dello scorso finale di stagione, il suo lavoro dovrà essere impeccabile. Le potenzialità ci sono, il “modus operandi” che Commisso sta utilizzando pare essere al momento quello che il tecnico preferisce, quello che lo mette nelle condizioni migliori. Lavorare fianco a fianco con il proprio direttore sportivo, avere finalmente voce in capitolo sul tema che più dovrebbe interessare un allenatore ossia la costruzione della rosa è stata una condizione che non gli è stata concessa a Milano e Siviglia. Montella conosce benissimo la delicatezza della sua situazione, sa che la fiducia di Commisso è un prezioso attestato di stima ma sa anche che, date le premesse, questa fiducia potrebbe avere un limite.

L’impressione è che come in pieno “stile Pradè”, anche il mercato si stia per accendere con effetti speciali. Giusto valutare con attenzione ogni ruolo ma altrettanto doveroso consegnare all’allenatore viola una gruppo completo nel più breve tempo possibile. Parlerà il campo. Per ora chi doveva rompere il ghiaccio lo ha fatto. Attendiamo il primo colpo!