Può una LEGA dipendere praticamente dal destino un Club? Un’affermazione senz’altro forte ma che in USA è stata molto vicina alla realtà. In uno dei momenti peggiori nella storia recente dei New York Cosmos, il Club si trova praticamente ad un passo dall’essere smantellato a causa di una serie di difficoltà economiche insormontabili che, secondo gli opinionisti più accreditati del settore, rischiavano di creare un effetto valanga anche sulla NASL, ossia il campionato a cui la squadra di Savarese era iscritta. I guai finanziari di NYC e del Miami FC avevano infatti preoccupato e non poco la LEGA direttamente inferiore alla MLS, poiché il fallimento di due società storiche come quelle avrebbe potuto portare altre franchigie a legarsi contrattualmente a leghe concorrenti.

La situazione di drammatico stallo si risolve nel Gennaio 2017 con la decisione da parte del proprietario di Mediacom, Rocco Commisso, di acquistare un’ampia fetta di quote del Club: nessun declassamento in una Serie minore ma una squadra praticamente da rifondare poiché proprio a causa delle difficoltà finanziarie, i giocatori del Club erano stati svincolati praticamente in blocco. Status decisamente difficile, ma considerato il sistema di retrocessioni bloccate che vige in USA, la missione diventa possibile anche grazie all’impegno immediato della nuova proprietà che conclude in tempi record l’ingaggio dell’intera rosa per ricostruire da zero il roster.

Fra le prime importanti intuizioni di Commisso come proprietario dei NYC vi è quella di richiedere esplicitamente chiarezza a livello federale e così il Club conferma la partecipazione alla stagione 2017/2018 di North American Soccer League soltanto dopo la decisione della USSF di concedere tanto alla NASL quanto alla USL lo status di D2, una condizione che Mister Mediacom ritiene imprescindibile (addirittura Commisso si è espresso a favore di una nuova organizzazione dei campionati che apra la vita a retrocessioni e promozioni).

La seconda idea riguarda invece i tifosi, o meglio la loro presenza allo stadio, un dato che era sceso in picchiata a livelli decisamente preoccupanti. La problematica principale, oltre ai risultati, era da individuare nella scomodità dell’impianto di gioco, l’Hofstra’s Shuart Stadium , ubicato in una zona non molto servita dai trasporti pubblici: Commisso nel 2017 non solo aggira il problema ma rilancia, sposando gli incontri casalinghi dei Cosmos al MCU Park di Coney Island e pianificando la costruzione di un nuovo impianto. Brooklyn, che con la presenza del Club sul territorio aggiunge così una franchigia riconosciuta a livello mondiale alla città di New York.

E’ vero sono lontani i tempi in cui i Cosmos dominavano il panorama calcistico americano, festeggiando i propri trofei all’interno del Giants Stadium ma è proprio a quel tipo di partecipazione che Commisso guarda determinato. Il modus operandi americano ma la passione per il calcio, quella deve essere necessariamente italiana!

 

 

 

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