Mancano meno di quarantotto ore al Gran Premio d’Italia. Una marea coloratissima di tifosi e appassionati invaderà il Mugello accedendo una tre giorni attesissima e sempre speciale.

La pista è stata inaugurata nel lontano 1974 anche per quanto riguarda la sua investitura a Gran Premio d’Italia quella di domenica sarà la trentaquattresima sfida sul circuito di Scarperia, lungo in totale 5,2 km e sul quale andrà in scena uno spettacolo la cui lunghezza ammonta a 120, 6 km. La velocità massima registrata in pista è di 354,9 km/h, un record registrato da Marc Marquez che nel 2013 ha messo a segno il seguente tempo: 1’ 47” 639.

Un circuito difficile, tecnico e soprattutto velocissimo dove è impossibile “bluffare”: serve potenza nel motore nel lunghissimo rettilineo e nei tratti in salita, una ciclistica perfettamente a punto per la varietà di curve e ovviamente un pilota tecnico e anche un po’ sfrontato.

Chi è la casa di costruzione più vincente?  La Honda fa man bassa: 16 vittorie su 33, 43 piazzamenti a podio e 19 pole. Segue la Yamaha con 12 successi, 32 piazzamenti a podio e 8 pole. Bene, molto bene, la Ducati negli ultimi due anni!

Loris Capirossi è l’unico pilota italiano insieme a Valentino Rossi e Andrea Dovizioso ad aver vinto la gara della Classe Regina al Mugello: nel 2000, al termine di una esaltante sfida Biaggi e Rossi, entrambi finiti a terra nelle fasi finali. Valentino qui ha vinto una volta in 125 cc (1997), una volta in 250 cc (1999), sbaragliando il podio per ben 7 volte in Moto GP  dal 2002 al 2008 compresi.
Tra gli italiani vincitori al Mugello ricordiamo ovviamente Max Biaggi che con Aprilia e poi con Honda, vinse per tre anni di fila nella classe 250 cc (1995-1996 con Aprilia e nel 1997 con la Honda).

E a proposito del 2008, c’è da dire che quella in Italia fu una tappa praticamente “cannibalizzata” dai piloti Made in Italy: si correva il 1 Giugno e ad imporsi furono rispettivamente Valentino Rossi, Marco Simoncelli e Simone Corsi.
Una tripletta fantascientifica che già era stata celebrata nel 2002 e nel 2003 quando per la 125 si impose come primo della classe Manuel Poggiali, per la 250 Marco Melandri e in 500 ovviamente… Il Dottore. Passano dodici mesi e in Mugello è ancora solo tricolore: “Inno di Mameli” e tutti in piedi per Lucio Cecchinello, Manuel Poggiali e Valentino Rossi.

L’ultima volta che abbiamo vissuto una goduria di tale portata?
Anno 2017. A salire sul gradino più alto del podio nelle tre categorie furono Andrea Migno, Mattia Pasini e Andrea Dovizioso. Un circuito destinato ad avere un dominio strettamente italiano? Beh non proprio! Dal 2012, stagione della divisione tra Moto3, Moto2 e Motogp, gli italiani a vincere sono stati in calo! Romano Fenati e il già citato Andrea Migno nella classe cadetta, Andrea Iannone e Mattia Pasini in Moto2 e soltanto Andrea Dovizioso nel 2017.

Un dato non da niente riguarda la Honda: questa non è la pista preferita di Marquez che ad una sola vittoria (2014) contrappone tre cadute (2013, 2015, 2018). A far veramente paura sono i numeri di Jorge Lorenzo:lo spagnolo è stato vincitore al Mugello per ben sette volte (una nel 2006 in 250 cc, e sei in Motogp): riuscirà quest’anno a risollevare la propria stagione proprio in Italia, invertendo di fatto il rapporto di Honda con una pista che non è propriamente nelle sue corde?