Quella che avrà inizio a giugno sarà l’estate della rivoluzione, l’ennesima. Un atto che a Firenze si ripete ormai continuamente, ma che mai è stato così necessario e urgente. Il reparto più colpito sarà ovviamente il centrocampo, il più necessitante di un restyling completo. È stata infatti la mediana, senza ombra di dubbio, la zona del campo che ha apportato maggiori problemi alla squadra gigliata, e la ‘colpevole madre’ delle cattive prestazioni offerte nell’arco della stagione.

Il centrocampo Viola dell’attuale stagione ha esplicitato le lacune di un reparto costruito senza una vera logica tecnica, oltre che di un mercato svolto in maniera pericolosamente approssimativa. Proprio gli errori fatti in quella fase di mercato, con la decisione finale di non acquisire nessun regista, si sono rivelati tremendamente decisivi per la sorte Viola. Ora sarà necessario un cambiamento radicale, con degli investimenti mirati e precisi, ovviamente in stretta collaborazione con Montella. Prima di fare ciò però è necessario porsi la seguente domanda: chi sarà confermato e chi no?

Partiamo dal caso più semplice da decifrare, ossia Gerson. Il centrocampista brasiliano è arrivato all’ombra del Franchi lo scorso calciomercato, con la formula del prestito secco: dopo la sua pessima stagione tornerà nuovamente a Roma. Corvino, in realtà, aveva già un accordo informale con la dirigenza giallorossa per un eventuale acquisizione a giugno, ma tale intesa è naufragata dopo le prestazioni non ottimali offerte dal brasiliano durante la stagione.

Il secondo è Norgaard: il centrocampista danese ha avuto davvero pochissime chances per mettersi in mostra, sia con Pioli che adesso con Montella. La fiducia verso il centrocampista danese rasenta davvero la superficie: a giugno sarà addio, col ritorno di Norgaard in Danimarca.

Anche Edmilson dirà addio a Firenze, e tornerà al West Ham. Corvino infatti non usufruirà della possibilità di riscatto pattuita nella scorsa estate, dopo una stagione caratterizzata da pochissimi ‘alti’ e da tantissimi ‘bassi’. Gli otto milioni richiesti dalla squadra londinese per il suo riscatto sembrano infatti eccessivi, considerando soprattutto il fatto che Montella non ha alcuna intenzione di affidargli il posto da titolare nella Fiorentina 2019-20. Rimane però un piccolo barlume di speranza, nel caso in cui il West Ham applicasse uno sconto tale da far diventare abbordabile la sua acquisizione, anche solo per il ruolo di riserva.

Diverso il discorso per Dabo, il quale potrebbe trovare invece l’inaspettata conferma, anche dopo le prestazioni sicuramente non esaltanti delle ultime giornate. Montella infatti lo apprezza molto, e dovrebbe chiedere la sua conferma per confermargli il ruolo di riserva, con il compito di far valere la sua grinta e la sua fisicità ogniqualvolta chiamato in causa, soprattutto nelle sfide in cui la Viola deve proteggere un buon risultato.

Per quanto riguarda Veretout invece, il discorso è abbastanza semplice: il centrocampista ha già esplicitato il suo desiderio di trasferirsi a Napoli, anche attraverso prestazioni ai limiti dell’improponibile, e la dirigenza Viola difficilmente farà opposizione. L’accordo domanda-offerta è però ancora lontano, ma sarà raggiunto nelle prossime settimane.

Infine, Benassi. La mezz’ala modenese è attualmente, e con ogni probabilità lo sarà anche al termine della stagione, il capocannoniere della Fiorentina, con nove gol siglati fra campionato e Coppa Italia: un bottino sicuramente niente male. Anche la sua seconda parte di stagione è stata però molto complicata, con un buon numero di prestazioni anonime e nel complesso insufficienti. Nonostante queste ombre, sarà certamente confermato, e rappresenterà uno dei pilastri fondanti della Fiorentina 2019/20. Il motivo di questo calo è infatti da individuare analizzando ciò che non ha funzionato attorno al centrocampista modenese. Benassi è infatti una mezz’ala, la cui caratteristica principale è sicuramente l’inserimento in area senza palla: l’assenza di un regista al suo fianco è conseguentemente un problema non da poco. Quest’anno a Benassi è infatti stato chiesto, in alcuni casi, di impostare la manovra: compito assolutamente non nelle corde del centrocampista modenese. Montella crede ampiamente nelle qualità e nelle caratteristiche di Benassi, e su di lui punterà anche nel prossimo campionato, magari con l’assistenza di un giocatore realmente in grado di impostare la manovra.