No, non è la settimana che Firenze auspicava di vivere. Iniziata con la vittoria del campionato da parte della Juventus Woman classificatasi prima ad un punto dalle ragazze di Mister Cincotta e seguita dopo pochissime ore dai festeggiamenti per l’ottavo campionato consecutivo della Juventus di Allegri che all’Allianz Stadium hanno sconfitto la Fiorentina ottenendo matematicamente il titolo di Campioni d’Italia.

Il capitolo Coppa Italia è se vogliamo ancor più doloroso: a Bergamo gli uomini di Montella prima illudono e poi cadono, travolti da un insolito rigore e un clamoroso svarione, ispirati dalla speranza e poi bloccati dalla paura. In finale contro la Juventus la Fiorentina Women’s ci arriva con una voglia di riscatto che sperava di veder concretizzarsi in una bella vittoria e soprattutto in un titolo che avrebbe regalato a Firenze una grande gioia e avrebbe evitato la super doppietta della Juventus. Non va così! Le gigliate partono molto bene, i primi minuti la Juventus è quasi travolta dalla grinta e dal pressing della Fiorentina che però alla prima incertezza rimane in ginocchio: la Juventus passa in vantaggio al minuto numero 8 e per le viola si riapre lo scenario più temuto. 

La bestia nera. Che brutta la sensazione percepita se la squadra che proprio non si riesce a battere è la rivale di sempre. Il motivo che spinge i tifosi a fermarti per strada e dirti “Eh contro di loro mi raccomando…”. La Fiorentina non smette di crederci ma in quanto a sicurezza e lucidità vacilla. La Juventus se ne accorge e riesce così a giocare con una serenità pregevole per tutto il resto della prima frazione. Al 31′ l’estremo difensore della Juventus compie un vero e proprio miracolo sulla conclusione di Bonetti, un giro d’orologio appena e sul ribaltamento di fronte Valentina Cernoia scarica un sinistro dal limite imparabile per il raddoppio delle Campionesse ‘Italia. Proprio così, effetto bestia nera. 

Nella ripresa la Fiorentina non sbaglia praticamente niente se non l’ultimo passaggio. Quello determinante. Arrembaggio serrato, Juventus brava ad incassare e non disunirsi nei momenti di maggior pressione delle gigliate che con Mauro, Bonetti e Guagni cerca in tutti i modi il goal: la rete che riapre la partita arriva troppo tardi, quando la squadra di Cincotta pur avendo ancora 15 minuti per trovare il 2 a 2 è fisicamente provata. Negli ultimi minuti la Fiorentina dà effettivamente tutto ma la stanchezza della stagione è tutta sulle gambe: le bianconere sono brave a controllare e i 4 minuti di recupero assegnati dal direttore di gara scorrono senza grosse sorprese.

Peccato. Un percorso netto come quello della Fiorentina è un caso non sia stato premiato a fine stagione con la vittoria di un Trofeo. La Juventus è stata più brava, più concreta, più cinica soprattutto sugli scontri diretti. Entrambi i Club sono al centro del progetto di crescita del calcio femminile italiano, un campionato che il prossimo anno con l’ingresso dell’Inter siamo certi acquisirà ancor più lustro. L’obiettivo è quello di migliorarsi non solo in Italia ma anche in Europa dove la Fiorentina ha già dato grandi dimostrazioni: con la crescita di blasone e visibilità dell’Italia nel panorama del calcio femminile internazionale, siamo certi il nostro campionato attirerà nomi importanti, quelli giusti per vedere il vero alto di qualità. Appuntamento quindi al prossimo Mondiale dove la Fiorentina sarà degnamente rappresentata da Mauro, Guagni e Bonetti e chissà…

FIORENTINA WOMEN’S – JUVENTUS 

 

Fiorentina – Juventus 1-2 (9′ Ekroth, 32′ Cernoia, 29’st Bonetti)

FIORENTINA: Ohrstrom, Guagni, Agard, Tortelli, Vigilucci, Parisi (36’st Catena), Adami, Breitner, Philtjens (19’st Clelland), Bonetti Mauro All. Cincotta (Durante, Jaques, Catena, Kongouli, Zazzera, Clelland, Fusini)

JUVENTUS: Giuliani , Hyrynen (35’st Sikora)), Gama, Galli, Cernoia, Aluko (25’st Caruso), Girelli, Bonansea, Boattin, Pedersen, Ekroth. All. Guarino. (Franco, Rosucci, Panzeri, Glionna, Caruso, Sikora, Bacic)

PLAYER of the MATCH:  Bonetti (F) Cernoia (J)