C’è stata una scossa. A Torino la Fiorentina si è sentita attraversare da quella scintilla che arrogante ti colpisce all’improvviso e mettendoti davanti ai tuoi limiti cerca di darti anche la forza per spostarli. I limiti. la Fiorentina degli ultimi mesi pareva crogiolarcisi in quei limiti, in quelle difficoltà che soffocavano le qualità migliori del gruppo e finivano col rendere la squadra semplicemente mediocre.

Montella è stato capace di provocare questa svolta con i suoi mezzi: l’educazione è l’ambizione. Non è arrivato proclamando rivoluzioni e terremoti, ha domandato permesso ma una entrato è stato irremovibile su alcuni concetti. Il calcio di Montella per una squadra abulica e bloccata come la Fiorentina di Cagliari era pura utopia  e difatti il tecnico viola non ha preteso sacrifici immani i dai suoi giocatori Ha deciso di alzare i ritmi. Simeone ha dichiarato in settimana di aver notato come gli allenamenti di Montella siano effettivamente più intensi, lo stesso allenatore nel 2012 spesso sottolineava come proporre il pallone in ogni seduta di allenamento non era una scelta che andava a discapito della parte atletica, anzi. Con Montella le qualità dei singoli devono brillare ma non possono prescindere da un’idea di gioco ben strutturata. 

La prestazione contro la Juventus forse rende ancor più amara questa sconfitta ma sotto certi aspetti è una carezza al cuore e all’ego di giocatori ancora troppo ingenui ma sicuramente ispirati.

Per Kevin Mirallas ritrovare l’orgoglio era determinante. Essere fieri di sé stessi per diventare fieri del proprio lavoro. “A testa alta prepariamo la partita di ritorno della coppa Italia giovedì. #forzaviola 💪🏼💜”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Federico Ceccherini, confermato titolare da Montella che ha dichiarato di voler lavorare sulla comunicazione in difesa, un aspetto del quale la Fiorentina è carente. “C’è tanta rabbia e rammarico per aver subito questa sconfitta e non aver concretizzato quanto di buono fatto. Con questo spirito di squadra e ancora più determinazione prepariamo “LA PARTITA” di giovedì.TUTTI UNITI💜

L’unione come nostro dodicesimo uomo. La volontà di superare insieme ogni ostacolo. La necessità di rimanere sempre uniti. A ribadirlo è anche Nikola Milenkovic, autore del goal del vantaggio gigliato e soprattutto di un’ottima prestazione, il giocatore sul suo profilo Instagram scrive: “Oggi abbiamo dimostrato che siamo un grande gruppo e che possiamo giocarcela con chiunque. Capisco i rimpianti per le occasioni perdute ma ora ciò che conta è preparare bene la partita di giovedì noi in campo e voi sugli spalti. Insieme possiamo farcela! Forza grande Viola! 💜💜💜”

La scossa iniziata con l’arrivo di Montella pare aver colpito molti dei suoi nuovi giocatori con cui siamo certi ci saranno margini per lavorare con profitto anche in futuro.  Grande emozione anche nelle parole di David Hancko che viene rispolverato dal tecnico campanoper avere più garanzie in fase di interdizione che ovviamente schierato da Montella anche : “Una grande esperienza. Grazie tutti e soprattutto i nostri tifosi 💜🙏🏼⚽️ Devo continuare in duro lavoro 🙏🏼 ”

La Finale la si conquista lottando. Restando uniti, pensando che quel che conquisteremo vale più delle sofferenze affrontate durante il cammino. Attraverso l’unione, la forza di credere in un bellissimo sogno, l’affetto della città che sicuramente non mancherà. Ecco, la Fiorentina deve essere un squadra concreta e attenta dove i fatti contino sempre più delle parole.