Un numero 8 di grande personalità, un giocatore motivatissimo arrivato a Firenze per alzare l’asticella delle sue ambizioni e provare una strada che può portare veramente lontano.Con Kevin Cacciagrano,in esclusiva per Sport Fiorentina,

Sabbiamo parlato di questa stagione, così impegnativa e fisicamente provante che deve concludersi con una vittoria: una gioia da regalare ai tifosi di casa che seguono la squadra con grande entusiasmo e contribuiscono a rendere Firenze una città appassionata e sportiva!

Domenica prossima contro Mogliano si chiude la vostra stagione: un campionato dove I Medicei hanno dimostrato una crescita costante, mancando di continuità solo nel finale. Che partita ti aspetti?
Per noi vincere è fondamentale poiché vogliamo assolutamente mantenere il sesto posto. San Donà è soltanto ad un punto e non si può dare niente per scontato. Ci stiamo preparando duramente, davanti ai nostri tifosi al Ruffino Stadium vogliamo dare il massimo per salutare una stagione che ci ha portato nuove consapevolezze!

Essere arrivati alle porte dei play off è sicuramente un’ulteriore step verso il raggiungimento di obiettivi sempre più importanti. Nel corso della stagione siete riusciti a mettere alle corde super squadre come Petrarca e Rovigo… tu chi vedi tra le favorite per la corsa al titolo?
Credo che Calvisano e Rovigo siano le “indiziate” per la conquista del prossimo Campionato. Sono due organici ben costruiti, completi, molto fisici ma con qualità singole in grado di cambiare le partite.

Dopo l’esperienza professionale alla PRO Recco hai scelto Firenze per fare un ulteriore step. Come ti trovi in città?
Firenze per bellezza e accoglienza non ha bisogno di presentazioni. Idem per quanto riguarda la cultura sportiva, devo ammettere che c’è tanta passione e questo non può che giovare a me e ai miei compagni. Qui si è creato un gruppo bellissimo, una “famiglia” con cui mi trovo benissimo sotto ogni punto di vista.

Parlando con molti dei tuoi compagni di squadra si avverte sempre come questo gruppo, dove giocano fianco a fianco giovani molto promettenti e giocatori di grande esperienza e palmares, sia un mix perfetto dove si lavora sempre con applicazione e fantasia per migliorarsi….

Assolutamente si: giocatori come Giovanchelli, Minto e De Marchi ci hanno aiutato tantissimo a lavorare su limiti che ovviamente squadre molto giovani possono avere. Ci concentriamo maggiormente sui dettagli, niente è lasciato al caso grazie all’esperienza di questi giocatori capaci di comunicare una filosofia di professionismo e un’ esperienza sportiva che io ritengo molto preziosa.

Il tuo ruolo è quello di terza linea: hai giocatori di riferimento a cui ti ispiri o sei un appassionato di tutti gli sport?

Mi piacciono tutti gli sport! Nel rugby non ho un vero e proprio idolo anche se ammiro molto le caratteristiche di alcuni giocatori, il neozelandese Ma’nonu è uno di questi. Comunque adoro seguire anche altre discipline sportive sportive, guardo anche molto calcio!

Un aspetto molto positivo che in molti sottolineano nel rugby è il grande equilibrio. Le situazioni non sono esasperate e anche le reazioni da parte dei tifosi più caldi non causano profonde spaccature che spesso si ripercuotono sui profili social che diventano palcoscenico di tristi “teatrini”.  Tu sei un tipo “social”?

Direi proprio di no. Sul mio profilo Facebook condivido pochissimo nella mia vita. Sono una persona molto riservata, credo non sia necessario condividere sempre tutto. I social poi sono diventati una fucina di insulti e maleducazione: capisco gli sportivi di altissimi livelli che decidono di allontanarsi dalle proprie pagine, chiudendo i loro profili. Non è facile venir continuamente attaccati in commenti pubblici.

Hai già qualche idea per la prossima stagione? Pensi che rimarrai a Firenze?

Sicuramente la mia priorità sarà la squadra che fino a questo momento mi ha dato fiducia e dove mi trovo così bene. Nel mercato estivo tutto può cambiare però devo ammettere che la voglia di proseguire il mio percorso di crescita con questa maglia è molto forte!