Si avvicina la sfida del Franchi fra Fiorentina e Bologna, valida per la trentaduesima giornata di Serie A. Per Montella questa sfida rappresenta la prefazione del secondo capitolo fiorentino: una gara quindi da non sottovalutare, soprattutto sotto l’aspetto psicologico.

Se infatti la partita di domenica non ha un valore specifico per il campionato Viola, ha un’importanza siderale per l’aspetto mentale della squadra: una vittoria in casa è necessaria per ritrovare il feeling col tifo in vista della semifinale di Coppa. Le possibilità di rendere questa stagione “storica”, per utilizzare le parole di Montella, sono influenzate quindi anche dalla sfida di domenica, e dall’atteggiamento che la squadra avrà sul terreno di gioco: fondamentale infatti ricompattare l’ambiente, e niente unisce come un ritorno alla Vittoria.

Montella ha preso l’incarico in maniera effettiva solo da quattro giorni: troppo pochi per immaginarsi una rivoluzione tecnico-tattica. Gli equilibri tattici dovrebbero infatti rimanere gli stessi dell’era Pioli, anche con un possibile cambio di modulo. Il tecnico campano potrebbe infatti posizionare i suoi uomini col 3-5-2, ma analizzando a fondo la possibile evoluzione dell’assetto, è immediata la somiglianza col 4-3-3 di stampo ‘pioliano’.

Il centrocampo a cinque dovrebbe essere composto sugli esterni da Chiesa e Biraghi, rispettivamente sulla fascia destra e sinistra. Il figlio d’arte avrà però compiti prettamente offensivi, avvicinandosi così sempre più alla coppia offensiva: sarebbe un errore infatti limitare il raggio d’azione offensivo di Chiesa, di gran lunga l’uomo più pericoloso della rosa gigliata. In questo modo quindi, Biraghi dovrà occuparsi maggiormente della fase difensiva, mentre Milenkovic, che ricoprirà il ruolo di centrale destro, dovrà allargarsi per coprire gli spazi lasciati vuoti da Chiesa.

3-5-2 o 4-3-3 quindi, nulla cambierà in termini di equilibrio. In questi giorni Montella ha lavorato, e fino a domenica lavorerà, prevalentemente sull’aspetto mentale, in modo da acquisire la fiducia di una rosa spaesata dalle ultime vicende.

 

Photo by Andrea Martini, Paolo Giuliani