La giornata di ieri ha scosso tutti, dagli addetti ai lavori fino ai tifosi. Un fulmine improvviso su un cielo ormai da tempo non più sereno.

Dopo le dichiarazioni di lunedì pomeriggio niente sembrava infatti preannunciare tali cambiamenti, ma il comunicato delle 20:31 apparso su violachannel.tv ha cambiato radicalmente la storia di questa stagione.

Il cambiamento radicale c’è stato, anche se per molti non sufficiente: forse anche qualcun altro dovrebbe pagare le conseguenze di questa stagione fallimentare…

Ora però, almeno fino al concludersi della stagione, è fondamentale analizzare le scelte prese nella giornata di ieri, le quali possono rappresentare una vera e propria mini-rivoluzione: la piazza lo spera vivamente.

Come con qualsiasi cambiamento, solo il tempo riuscirà a dire se tale decisione è stata giusta o sbagliata, solo le prossime settimane daranno un giudizio reale ed imparziale. La scelta di Montella, anche se presa in pochissime ore, non può essere frutto del caso: tale scelta trae infatti origine dai fratelli Della Valle, e non dal Dg Corvino. Montella è infatti uno dei massimi esponenti della visione calcistica di Pradé, e questo potrebbe dire molte cose sul futuro prossimo all’interno della dirigenza Viola…

Passiamo però oltre. L’addio di Montella a Firenze nel 2015 trovava le sue fondamenta sul pericolo ‘ridimensionamento’ che aleggiava con forza nelle aree dirigenziali gigliate. I rapporti si incrinarono, e la dirigenza Viola fu quindi ‘costretta’ all’esonero.

Ecco il comunicato stampa gigliato risalente agli accaduti:

La Fiorentina ha valutato il comportamento ultimamente tenuto dal proprio allenatore Vincenzo Montella come la precisa volontà di liberarsi da un contratto legittimamente firmato meno di due anni fa perché contenente una clausola che l’allenatore non ritiene più nel suo interesse, ma che a suo tempo aveva concordato. Così, con grande rammarico, dobbiamo prendere atto del fatto che è venuto meno il rapporto fiduciario necessario per la prosecuzione di qualunque rapporto e siamo pertanto costretti – per il bene della società– a esonerare Vincenzo Montella. Questa situazione repentina ovviamente ci crea problemi organizzativi che dobbiamo risolvere con urgenza. Ci saremmo aspettati dall’allenatore un comportamento più chiaro, più rispettoso e meno ambiguo nei confronti di una maglia, dei suoi tifosi e di una società che tanto gli hanno dato”.

Tra le righe è evidente il fatto che l’aeroplanino non aveva ricevuto le dovute garanzie sul futuro, e che quindi riteneva opportuno interrompere il rapporto.

Il suo ritorno quindi, sarà sicuramente condizionato anche dal passato. Impossibile non credere infatti che nell’accordo non vi sia un’ulteriore accordo verbale atto a garantire un futuro solido e nuovamente competitivo della Fiorentina: altrimenti per Montella sarebbe un’avventura troppo rischiosa.

Per il neo-tecnico Viola si tratta dell’ultima chance, molto probabilmente quella definitiva. Dopo i fallimenti con Milan e Siviglia infatti, Montella non può più sbagliare: Firenze è per lui l’ultima possibilità per tornare ad alti livelli, altrimenti la sua carriera da allenatore andrà a concludersi inesorabilmente. Su questo punto quindi, i tifosi Viola possono sorridere: Montella ha ben chiaro in mente di chi e di cosa ha bisogno per raggiungere determinati obiettivi, e soprattutto rappresenta l’antitesi perfetta del classico ‘yes-man’.

Montella è una scelta precisa: con lui un ulteriore ridimensionamento sarebbe praticamente impossibile, proprio perché con questo presupposto lui non avrebbe mai e poi mai accettato l’incarico. Ecco perché tale decisione può rappresentare un vero e proprio barlume di speranza per Firenze e per i fiorentini: una scelta come Liverani avrebbe invece evidenziato ancora una volta l’intenzione di non voler tornare agli antichi splendori, a quei bellissimi momenti che hanno fatto innamorare i millennials della maglia Viola.

Chiudiamo con una massima. Coltivare l’astio contro i Della Valle è sicuramente controproducente, ma la piazza ne ha tutti i diritti. Adesso serve, da parte di Andrea e Diego, una vera dimostrazione d’affetto: i Della Valle devono, con i fatti, manifestare l’amore per Firenze e per i suoi tifosi. Con i soli comunicati stampa, il rapporto non si ricucirà mai più…