Quella con il Torino sembra la copia della partita contro la Lazio ma con maglie invertite. La Fiorentina approccia alla gara con grande convinzione, pressa bene i granata che non sono in grado di reagire, anzi arretrano e concedono ai padroni di casa corridoi importanti. La rete del vantaggio arriva subito, quella del raddoppio no. Eppure le occasioni non mancano.

La squadra di Mazzarri non si spezza, rimane compatta facendo sentire i muscoli e concretizza praticamente l’unico tiro in porta della domenica: controllo e conclusione di Baselli sono perfetti, meno perfetta la marcatura della Fiorentina, considerate le non inedite doti dell’avversario al tiro.

Ma dopo la brutta sconfitta di Cagliari, figlia di una prestazione inguardabile, i viola percepiscono di aver fatto un passo avanti nella condizione e palesano anche sui social una ritrovata fiducia alla quale però mancano ancora i tre punti: lo sa bene Kevin Mirallas che nel suo post lascia trasparire non solo la delusione del gruppo ma un’ammissione di colpa davanti ai tifosi che non vedono la Fiorentina vincere al Franchi dal 31 Gennaio: “Deluso di non vincere a casa, grazie a tutti per averci supportato con passione #forzaviola💜”

Il concetto ribadito anche da Jordan Veretout per il quale i rumors di mercato sembrano essersi almeno placati dopo le parole del suo procuratore che ha fatto intendere soprattutto la presenza di novità sul progetto Fiorentina: “Siamo arrabbiati. Dovevamo fare un risultato migliore oggi.. Continuiamo a lavorare”. La rabbia. Ecco, servirà una squadra arrabbiata per battere mercoledì sera una Roma schiantata dalla goleada del Napoli, dalle aspettative mancate e dalle difficoltà di un periodo nero che sembra non finire mai.
Tra i giocatori di maggior esperienza a parlare c’è anche Cristiano Biraghi che nel suo post ribadisce i due concetti che sicuramente terranno banco questa settimana: l’importanza della gara contro i giallorossi e la preoccupante assenza di vittorie al Franchi: “Peccato perché poteva essere la giusta occasione per tornare a vincere in casa, adesso testa alla prossima💪🏻🔜 #fiorentina #firenze#seriea 🇮🇹”

Come spesso accade alla presenza di Gabriel Omar Batistuta, Giovanni Simeone sembra risentire dell’influsso positivo della leggenda argentina e al primo inserimento mette alle spalle di Sirigu, portando in vantaggio i suoi. Grinta, sacrificio ma il problema resta la lucidità sotto porta: uno “scavetto” piuttosto smorzato risulta essere la scelta sbagliata ed una manciata di minuti dalla fine della prima frazione, la Fiorentina non ritrova il vantaggio dopo un’azione tra le linee ben confezionata. “Avanti a testa alta! 👊🏼⚽️🎯 “, una speranza quella del centravanti argentino che sicuramente sarà condivisa con la squadra e soprattutto la tifoseria, ieri super presente al Franchi!

Da segnalare assolutamente l’esordio di Tofol Montiel che accanto al giovanissimo Dusan Vlahovic, riesce finalmente a dare sprint alla manovra offensiva viola, dopo 20 minuti di preoccupante assenza: Muriel è probabilmente stanco dopo gli impegni con la Colombia, l’inamovibile Gerson è ormai un fantasma della mediana e il suo perenne impiego inizia a diventare un mistero. Montiel non ha paura, si prende le sue responsabilità, scava in un Torino fiaccato dal caldo e dalla fatica e magari aspetta solo di affinare il feeling con i compagni di reparto della prima squadra: “Oggi sarà una giornata indimenticabile nella mia vita, il mio esordio in serie A. Vorrei ringraziare tutto il supporto a la mia famiglia, a la @acffiorentina, a tutti tifosi e tutti quelli che mi hanno aiutato nel mio percorso. È un sogno che è diventato realtà e questo deve servire per continuare a divertirsi e lavorare sempre. 31/03/2019. Forza Viola💪🏼💜”

Più secco Vlahovic, deluso dal risultato ma non dalla prestazione: il suo è un “Meritavamo di più” forte magari di una consapevolezza sempre in crescita. Nella sua finestra di partita si è visto infatti una grinta e un senso della posizione diverso rispetto alle timide comparsate di inizio stagione.
Tra pochissimo la Fiorentina torna in campo: l’occasione determinante per dare continuità ad una prestazione finalmente con più idee e chissà, trovare 3 punti fondamentali per rialzare veramente la testa.