Il campionato Viola, oramai ai titoli di coda, è stato tutt’altro che entusiasmante.

L’obiettivo settimo posto è infatti sfumato, e la semifinale di Coppa rappresenta invece l’ultima ‘ciambella di salvataggio’ disponibile per Pioli e giocatori: l’intento è quello di salvare una stagione che, senza la finale di Coppa, sarà definita fallimentare.

Un record però, chiaro e sicuramente non frutto del caso, ricorda a tutti quel che poteva essere, ma che invece non è stato: la Fiorentina è l’unica squadra italiana a poter vantare ben cinque giocatori con almeno cinque reti segnate nell’attuale Serie A. Un record di tutto rispetto, soprattutto considerando che, nei cinque maggiori campionati europei, solo il City può vantare una ‘cooperativa del gol’ così ben organizzata.

I 5 giocatori Viola protagonisti di questo record sono:
1. Marco Benassi (7 gol)
2. Federico Chiesa (6 gol)
3. Luis Muriel (6 gol)
4. Giovanni Simeone (5 gol)
5. Jordan Veretout (5 gol)

Come sottolineato precedentemente, questo ‘record’ non fa che aumentare i rimorsi per una stagione non giocata all’altezza delle qualità esplicate in alcuni frangenti di stagione. Da segnalare una grave mancanza di equilibrio, evidenziata appunto dalle statistiche: un capovolgimento di trend difficilmente spiegabile.

Fino a dicembre infatti, la squadra Viola era la 3ª miglior difesa del campionato, mentre l’attacco sembrava lontano dal trovare la giusta chiusura del cerchio. Con l’alba del nuovo anno invece, tutto si è capovolto. E se la difesa subisce in media poco meno di due gol a partita (uno score da retrocessione), l’attacco segna in media precisamente 2 gol a partita (uno score da Champions).

È appunto mancato l’equilibrio: con i due reparti al top, i risultati sarebbero stati di gran lunga più positivi. Ma qual è stata la causa? Difficile capirlo, almeno per quanto riguarda la difesa. In fase offensiva invece, questa crescita esponenziale porta un nome ed un cognome: Luis Muriel. Il colombiano è stato fondamentale non solo per i suoi gol, 6 in 9 partite, ma anche per aver regalato più spazi e opportunità a Chiesa, che da gennaio ha realizzato il doppio dei gol siglati nella prima metà della stagione.

Per la difesa invece, il tutto è causato dal più classico effetto domino: il declino qualitativo nelle prestazioni di Milenkovic e Hugo ha portato passo dopo passo al peggioramento di tutto il reparto. Difficile immaginare invece che la causa principale sia un -irrealistico- sbilanciamento offensivo dovuto dall’arrivo di Muriel: Pioli infatti, dopo l’infortunio di Mirallas, ha optato spesso per un 4-4-2 solo mascherato da 4-3-3, un assetto tattico quindi molto compatto ed equilibrato.

 

 

 

Photo by Andrea Martini, Paolo Giuliani