La “pareggite” ha condizionato inesorabilmente il cammino Viola di questa stagione.

La Fiorentina ha infatti ottenuto un solo punto in 13 delle 27 partite di campionato: praticamente 1 pareggio ogni due sfide disputate. Solo 2 squadre in Europa sono riuscite a raggiungere questo record “parzialmente negativo”. Nei top campionato europei infatti, oltre alla squadra di Mister Pioli, solo altre 2 squadre possono “vantare” un numero di pareggi uguali: l’Athletic Bilbao in Liga a e il Reims in Ligue One.

Cerchiamo di analizzare a fondo i motivi, e le corrispettive difficoltà, che hanno portato la squadra gigliata a realizzare tale trend.

Il problema principale riguarda un fattore psicologico, dovuto alla giovanissima età media della squadra. Non a caso infatti, anche il Reims, squadra con cui la Viola condivide questo record, ha una rosa molto giovane. Alla Viola è mancata, soprattutto nella prima parte di stagione, la capacità di saper chiudere le partite, anche nei casi in cui era padrona indiscussa del campo. Ciò è dovuto principalmente alle difficoltà offensive riscontrate: la squadra di Pioli ha infatti sprecato svariati “match-point”, concedendo così seconde opportunità alle formazioni avversarie. Le statistiche spiegano chiaramente il concetto esplicato: nelle partite in cui la Viola ha concluso la sfida con un pareggio era passata in vantaggio per ben 7 volte, senza però riuscire a mantenere il risultato.

A ciò ha sicuramente influito il comportamento tattico applicato dalla Fiorentina dopo aver segnato il gol del vantaggio. La squadra di Pioli è stata infatti rea di abbassare eccessivamente, e in modo smoderato, il proprio baricentro, lasciando così il gioco nelle mani degli avversari. La squadra di Pioli è sembrata infatti spesso “intimorita”, capace quindi di chiudersi con tutti i suoi componenti nella propria metà campo.

È mancato “l’equilibrio”. La Viola infatti, dopo aver superato le difficoltà offensive riscontrate nella prima parte di campionato, grazie soprattutto all’acquisizione di Muriel, ha avuto enormi difficoltà in difesa, il reparto che fino a gennaio rappresentava il punto di forza della squadra. Il motivo dietro questo declino difensivo è principalmente dovuto dal corrispondente calo dei singoli, che hanno causato un effetto-domino su tutto il reparto. Prima Milenkovic, poi Biraghi e Hugo, punti cardine nell’equilibrio difensivo raggiunto da Pioli nella prima metà di stagione, hanno drasticamente peggiorato le loro prestazioni, causando così un deficit a tutto il reparto.

 

 

 

Photo by Andrea Martini, Paolo Giuliani