Durante un’intervista a Emiliano Mondonico, l’ex tecnico di Fiorentina e Atalanta mi sorprese con una considerazione decisamente attuale. “Non mi piacciono molto i sensazionalismi, la retorica. Però posso dirti che non è vero che è lo 0-0 il risultato dove una squadra è chiamata a decidere chi essere: sullo 0-0 puoi decidere cosa fare. Quando sei sotto decidi chi essere: puoi essere quello che subisce e indietreggia o quello che lotta. Nella mia carriera gli avversari che mi facevano più paura non erano quelli che sapevo essere più forti, ma erano quelli contro cui stavo vincendo e non vedevo retrocedere nemmeno di un centimetro….”

La Fiorentina ieri dopo il goal di Pasalic ha deciso di provare a far paura così all’Atalanta. Chiesa è un giocatore per cui aver terminato gli aggettivi è una gioia. Gasperini arranca nel tentativo di trovarne di nuovi che non gli appartengono, ma quando devi decidere “chi essere” a volte sei costretto anche a scegliere la parte di colui che non risponde a certe provocazioni.

Secondo Biraghi ieri sera la Fiorentina non aveva scelta: “Abbiamo ripreso anche questa, il “NON MOLLARE MAI” per noi non è una frase fatta, anche perché è l’ eredità che ci ha lasciato il Capitano💜”: quando la pressione psicologica ha rischiato di schiacciare il gruppo, quella coreografia di inizio partita ha ricompattato gli animi. E allora no, non si può proprio mollare.

Federico Ceccherini continua a comportarsi con la costanza e l’equilibrio che lo hanno contraddistinto dal suo arrivo a Firenze: il numero 5 gigliato è un giocatore su cui poter contare, non sgomita per un posto da titolare, non lancia out-out ma lavora con umiltà. Un atteggiamento che paga anche in campo, perchè ormai anche per Pioli, Ceccherini non è più un’affidabile riserva ma, magari, un ottimo compagno di reparto per Pezzella. “Bravi a riprendere una partita che si era messa in salita. Mancano 90 minuti e faremo di tutto per continuare il nostro sogno!! 🏆Adesso testa al campionato💪🏻💜”

Jordan Veretout è un giocatore per il quale mollare non è mai un’opzione: spingere il gruppo, sostenerlo e prendersi se necessario il peso di tanti chilometri e responsabilità. Il calcio è un gioco di squadra dove tutti sono indispensabili, Veretout in particolare: “La squadra non si arrende mai! Ma era solo il primo tempo, c’è ancora da lottare per arrivare in finale 💜”

Salvo clamorose goalede la Fiorentina ha un solo risultato utile a Bergamo: vincere. Andare in casa dell’Atalanta a difendersi comunque non fa parte di questo gruppo, anzi tutte le volte che la Fiorentina ha fatto calcoli, che ha provato a gestire e congelare un risultato ha innescato reazioni incontrollate e pericolose. Quindi non ci resta che attendere la gara di ritorno, una lunga attesa alla quale penseremo, penseranno, un po’ ogni giorno: l’importante sarà portare sempre con noi questo spirito e questo coraggio da fuoriclasse.