Stasera alle ore 21:00 andrà in scena l’attesissima gara di andata di Coppa Italia tra Fiorentina e Atalanta: in palio il pass per la finale.

La febbre del sabato sera, solo per questa settimana, è spostata a mercoledì.

Firenze e i fiorentini sono in tilt: stasera la Viola si gioca una fetta importante della stagione. Inutile dire che l’ansia riecheggia in ogni metro quadro della città: l’attesa è tipica delle grandi partite, quelle che decidono una stagione.

La semifinale d’andata di oggi (la seconda in termini temporali, dopo lo scialbo 0-0 dell’Olimpico), dirà chi approderà alla finalissima, in programma il 15 maggio. A sfidarsi saranno appunto la Viola e l’Atalanta, protagoniste di una rivalità sempre più accentuata. Rivalità sportiva si può dire ‘recente’, scaturita principalmente dopo l’arrivo di Gasperini sulla panchina degli orobici e il conseguente salto di qualità compiuto dagli atalantini. Nelle ultime due stagioni infatti, gli uomini di Gasperini hanno preceduto i Viola in entrambi i casi: nel 2016/17 di ben 12 punti (con i bergamaschi quarti e la Viola fuori dal discorso europeo) e nel 2017/18 il distacco è stato di soli 3 punti, sufficienti ai nerazzurri per assicurarsi il settimo posto in graduatoria.

Una rivalità che però non si è, in alcuni casi, conclusa dopo i 90 minuti di sfida. Nell’ultima partita giocata al Franchi infatti, risalente al 30 settembre, gli screzi tra la Viola e i bergamaschi sono stati evidenti. ‘Il movente’ che fece scatenare l’ira di Gasperini e dell’intero popolo orobico fu il rigore concesso dall’arbitro Valeri ai Viola, dopo un contatto dubbio tra Toloi e Chiesa. Il direttore di gara decise di non avvalersi dell’utilizzo della Var e concesse immediatamente il rigore ai Viola, poi trasformato da Veretout.

Questa condotta, forse rivedibile di Valeri, scatenò la rabbia di Gasperini, il quale agì però in modo tutt’altro che composto. Il tecnico dell’Atalanta infatti, visibilmente furibondo per come era maturata la sconfitta, spinse il tecnico Viola, dopo avergli urlato l’inesistenza del calcio di rigore: fu necessario l’intervento dei giocatori per sventare una “mini-rissa” fra i due tecnici. Gasperini non si fermò ovviamente qui, ed appena entrato in conferenza stampa strillò tutto il suo dissenso verso l’arbitraggio, per poi attaccare fortemente pure Chiesa: “L’errore di oggi è inconcepibile in questa era moderna, si poteva concedere un penalty del genere magari in tempi passati, ma con la tecnologia è difficile accettare questa situazione: è netta la simulazione di Chiesa. Quest’ultimo è un grande talento, ma è diseducativo per i giovani, è un simulatore, quest’episodio è netto e lampante”. Ovviamente arrivò la risposta di Pioli, a tutela di Chiesa: “Federico è cresciuto tanto, ma non è uno che casca al primo tocco. Secondo me ha rallentato la corsa ed ha fatto una scelta tecnico-tattica giusta perché Toloi non poteva fare altro che contrastarlo. Io volevo soltanto salutarlo, ma Gasperini si è avvicinato e mi ha strillato contro che il rigore non c’era, e che il tutto era dovuto per compensazione agli errori subìti a Milano: ma io non c’entro niente, non ho concesso io i due rigori”. Il litigio fra i due sembra però rientrato, a testimoniarlo il confronto scherzoso avuto al “Sky Calcio Club”, in cui Gasperini ha evidenziato la buona prova offerta dai gigliati.

Una partita per entrare nella storia

Gasperini oramai, in quella bergamasca, ci è già entrato di diritto, dopo aver conquistato il quarto posto in campionato nella stagione 2016/17: il miglior piazzamento in A nella storia della Dea. L’ultima coppa vinta (oltre ai 5 vittoriosi campionati di Serie B, di cui l’ultimo nel 2011) risale alla stagione 1962/1963, ben 56 anni fa, in quel caso vinse proprio la Coppa Italia sconfiggendo in finale il favoritissimo Torino. All’Atalanta manca una finale di Coppa Italia da ben 23 anni: in quel caso però furono proprio i gigliati a prevalere sui bergamaschi, vincendo sia la gara di andata che quella di ritorno. Anche nella stagione 1986/87 ottenne il pass per la finale, ma anche in quel caso uscì sconfitta contro il grande Napoli di Maradona.

Per la Viola, ovviamente, il discorso è ben diverso e notevolmente più positivo. La squadra gigliata può infatti vantare ben 6 Coppe Italia conquistate nell’arco della sua gloriosa storia, posizionandosi così al quarto posto in quanto Coppe Italia vinte: solo Juventus (12), Roma (9) e Inter (7) hanno fatto meglio. La finale di Coppa manca relativamente da poco tempo: la Viola conquistò infatti il pass per l’ultima sfida della prestigiosa Coppa nella stagione 2013/14, ma venne sconfitta dal Napoli per 3-1 (da ricordare però il pesante condizionamento da parte di alcuni tifosi napoletani, che ‘occuparono lo stadio’ per decine di minuti, non permettendo così l’inizio della sfida). La vittoria manca della Coppa Italia manca invece da quasi 20 anni: l’ultima risale infatti al campionato 2000/2001, quando gli uomini di Mancini riuscirono a superare il Parma dopo due gare estremamente estenuanti.

 

Firenze è pronta a sognare!

 

 

Photo by Andrea Martini, Paolo Giuliani