SportFiorentina ha contattato telefonicamente Daniele Carnasciali, difensore classe 1966 legato indissolubilmente alla Fiorentina e alla sua storia: con i colori Viola ha infatti giocato 5 anni disputando ben 141 partite da protagonista.
Ritiratosi nel 2000, ha conquistato una Coppa Italia e una Supercoppa italiana con i gigliati, giocando al fianco di mostri sacri come Gabriel Omar Batistuta, Manuel Rui Costa e Francesco Toldo.

Con la nostra intervista abbiamo cercato, attraverso la sua enorme conoscenza del calcio giocato, di analizzare e capire determinati fattori che caratterizzano la Fiorentina attuale. Attraverso i nostri quesiti abbiamo parlato di tutto ciò che circonda l’attuale mondo gigliato: dalla situazione dei giocatori più importanti fino al tour de force che vedrà i Viola impegnati in 3 gare fondamentali in soli 8 giorni.

  • Quanto peserà l’assenza di Pezzella? E rimanendo sul pacchetto arretrato: come giudica il leggero calo di rendimento di Milenkovic? È dovuto dalla giovanissima età?

“Pezzella è un grandissimo elemento, mancherà sicuramente. Diciamo che però l’ultima prestazione del pacchetto difensivo ha fatto ben sperare, ci sono Ceccherini e appunto Milenkovic che possono sicuramente sostituirlo nel migliore dei modi. È una grossa perdita sicuramente a livello di leadership, è un giocatore di enorme esperienza ed ha un grosso peso anche sugli altri giocatori: ne sentiremo sicuramente la mancanza, ma credo molto nei sostituti.”

  • Rimanendo sul pacchetto arretrato: come giudica il leggero calo di rendimento di Milenkovic? È dovuto alla giovanissima età?

“Sicuramente è giovane, giovanissimo. È arrivato a questo punto della stagione senza aver quasi mai riposato, tranne che per qualche squalifica: un calo fisico e mentale è normalissimo, ci mancherebbe. Questi piccoli cali fisici capitano a tutti, anche a giocatori esperti e di una certa età: figuriamoci ad un ragazzo così giovane!”.

Pioli sta adottando una tattica ben precisa con Simeone: inserirlo a gara in corso in modo da scardinare le difese avversarie stanche, grazie alla sua tecnica e alla sua velocità palla al piede. Con l’Inter lei insisterebbe con questa idea oppure lo schiererebbe dal 1’?

“Tutto dipende da come Pioli lo vede durante la settimana. L’allenatore durante gli allenamenti ha a disposizione tutti i parametri con cui giudicare la forma fisica e mentale di un giocatore, e decidere quindi se inserirlo dal primo minuto o meno. Diciamo che ultimamente quando è entrato dalla panchina ha sempre fatto bene, spaccando in due le difese avversarie. Le scelte del mister dipendono però da svariati fattori, ad esempio dall’avversario e dal tipo di difesa che andrai ad affrontare. Simeone quando gioca, fisicamente non è secondo a nessuno: fa movimento, corre moltissimo… io contro l’Inter ci penserei molto bene prima di non schierarlo titolare, sono sincero”.

  • L’evoluzione tecnico-tattica di Edmilson è evidente: il centrocampista svizzero è tra i migliori per palle recuperare e per percentuale di passaggi completati… quanto è importante la sua esplosione per questa Fiorentina? Lei lo confermerebbe il prossimo anno?

“Sinceramente piace moltissimo anche a me! È un giocatore con ampi margini di miglioramento, ha solo 22 anni. Io personalmente lo riscatterei sicuramente: se inizia pure a fare gol, non può che tornare utile alla causa Viola”.

  • Ha seguito la polemica Lega-Pioli? Lei da che parte sta?

“36 ore di riposo in più sono davvero tante, quindi trovo giustissima la polemica intrapresa da Pioli verso i piani alti. Tanto ormai lo sappiamo tutti: le scelte non vengono prese più dai club, ma solo ed esclusivamente dalle televisioni, che hanno il monopolio sulla determinazione dei calendari. Ahimè sin dall’inizio della stagione siamo a conoscenza di questo fatto, e a volte veniamo penalizzati e a volte no: in questa situazione però lo svantaggio è davvero pesante…”.

  • La Lega afferma con forza l’importanza della Coppa e poi non agisce a sua tutela…

“È verissimo, ci sono dei controsensi pesanti… ma non è il primo caso, purtroppo. In altri paesi, ad esempio in Inghilterra, le squadre giocano molto più spesso, anche ad intervallo di due giorni… mettiamola così: anche noi dobbiamo crescere in questo senso, giocare e dare sempre il massimo. Tanto ripeto, ormai è da anni che determinate scelte non vengono più condivise fra i club…”.

  • La squadra Viola giocherà appunto 3 gare nel giro di 8 giorni: un vero tour de force, considerando soprattutto il peso e l’importanza delle partite. Come gestirà la situazione Pioli? Lei accennerebbe un piccolo turnover con i nerazzurri?

“Eh, una bella domanda. Sarebbe necessario essere lì a contatto coi giocatori in questi giorni durante l’allenamento. Pioli saprà sicuramente prendere le scelte giuste in base alla condizione fisica dei giocatori, poi è logico che qualche giocatore 3 partite non le possa reggere fisicamente. Dovrà essere bravo Pioli a gestire al meglio i suoi uomini, non è una situazione semplice”.

  • Era una domanda trabocchetto… lei punterebbe di più sulla Coppa Italia o sul campionato?

“Quando uno gioca vuole sempre vincere, nessuno entra in campo pensando alla sfida successiva: quando giochi vuoi vincerle tutte, sia in campionato che in Coppa, non fa alcuna differenza. Un giocatore non penserà mai alla partita dopo, la concentrazione va tutta alla prima partita da disputare”.

  • Le ultime due domande saranno sicuramente complicate…
    Nella prima le chiedo un pronostico per la sfida di domenica, mentre nella seconda le chiederei le percentuali Viola contro l’Atalanta in Coppa…

“Con l’Inter si può fare tutto: vincere alla grande oppure perdere alla grande, l’Inter attuale è davvero pazza ed imprevedibile. Negli ultimi anni i risultati della sfida sono sempre stati difficilmente pronosticabili… sicuramente però è un’Inter battibile, visto che non c’è Icardi, visto anche i problemi che ha scaturito il passaggio della fascia e le nubi che circondano la società. La Fiorentina deve affrontarla a viso aperto e senza timori, con l’obiettivo di portare a casa i 3 punti. Per la Coppa Italia la Fiorentina può assolutamente dire la sua, non ci sono più le squadre di vertice, c’è soltanto il Milan che attualmente sta attraversando un momento strepitoso. Anche l’Atalanta sembrava imbattibile fino a sabato. Col Milan ha comunque giocato una buonissima partita: se il Milan non trova quel gol sullo scadere della prima frazione avremmo raccontato sicuramente un’altra partita. L’Atalanta è un osso duro: ma la Fiorentina ha tutte le carte in regola per arrivare in finale”.