La Fiorentina che nella stagione 1992-93 retrocedette clamorosamente in Serie B dopo 54 anni fu forse uno dei più clamorosi esempi di come niente sia scontato. La grande pecca di quella squadra è da individuare sicuramente in una sfacciata mancanza di equilibrio con cui la rosa era stata costruita e la portò a subire troppe reti: nella prima parte della stagione soprattutto, la Fiorentina dimostrò tutto il suo potenziale offensivo, pericoloso spesso devastante ma anche i suoi limiti per i quali l’allenatore Radice spesso si diceva preoccupato. Per Vittorio Cecchi Gori le lamentele di Radice altro non erano che alibi e quando prese la (non saggia) decisione di esonerarlo quei limiti nella squadra di Agroppi divennero problemi insormontabili che portarono i viola all’abisso.

Ma veniamo all’attacco: Gabriel Batistuta, Francesco Flachi, Francesco Baiano, oltre a centrocampisti di talento come Massimo Orlando e Stefan Effenberg che facevano sentire il loro peso in attacco. Alla settimana giornata del girone di andata la Fiorentina incontra in casa la Sampdoria di Sven Goran Eriksson e di Roberto Mancini ancora imbattuta: una partita da non sottovalutare, i doriani orfani di Vialli sono comunque una squadra compatta e che quindi potrebbe mettere in grande difficoltà questa “pazza” Fiorentina.

Ma è una di quelle giornate sì e ai viola basta un minuto. Baiano lanciato da Batistuta lascia partire un destro micidiale che buca Pagliuca: nella ripresa lo scambio tra Di Mauro e Baiano innesca Batistuta che sotto la Fiesole segna il primo goal in stagione al Franchi e il quinto in sei partite. Il 3-0 arriva su rigore, trasformato ancora da Baiano, in splendida forma, il 4-0 finale dal destro di Batistuta lanciato dall’assist di Beltrammi. L’unico brivido per la Fiorentina lo causa sul 3-0 il palo colpito da Jugovic. Un 4-0 senza subire reti, una vera e propria rarità quell’anno!

La Fiorentina di Pioli potremmo dire che è l’esatto opposto: solida ed efficace dietro, la squadra pare perdere di smalto negli ultimi 20 metri e questo porta una carenza di imprevedibilità e cinismo e quindi di goal che al momento i viola stanno patendo. Domenica il grande rivale ed ex, Fabio Quagliarella, in cerca di un record proprio al Franchi. Un primato che oltretutto appartiene a Gabriel Omar Batistuta che nella stagione 1994/95 segnò 12 reti consecutivamente (il dodicesimo goal arrivò proprio contro la Samp!) e che l’attaccante blucerchiato raggiungerebbe segnando una doppietta. Fermare la Sampdoria passa anche e soprattutto dal disinnescare il grande potenziale offensivo dei suoi attaccanti, molto bravi a sfruttare gli spazi: una sfida che la Fiorentina deve raccogliere e vincere per credere nel sogno europeo.

 

 

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