Saranno dei Quarti di Finale bellissimi dove nessun risultato è scontato: partita secca, un dentro fuori che decreterà l’accesso alla semifinale, unico turno di Coppa Italia in cui vi saranno invece sia gara di andata che ritorno. Gli incroci del tabellone sono esaltanti a cominciare dalla Juventus che sarà impegnata a Bergamo contro l’Atalanta, l’unica squadra di Serie A in questa stagione a far temere il peggio ai bianconeri. San Siro si tingerà invece di rossonero per ospitare la sfida contro il Napoli: Carlo Ancelotti torna a far visita in quella che per anni è stata “casa sua”, teatro per altro di grandi imprese del suo Milan dei sogni. Chi passerà tra Napoli e Milan incontrerà la vincente di Lazio-Inter un match da grandi suggestioni a cominciare dalla notte dello scorso Maggio quando Vecino, “l’uomo della provvidenza” aveva ribaltato clamorosamente un risultato che ormai sembrava scritto e con un colpo di testa aveva scaraventato la Lazio dalla Champions all’Europa League.

E veniamo alla Fiorentina: la doppietta di Chiesa ha regalato ai gigliati più di un passaggio del turno. La doppietta di Chiesa è un’occasione. L’occasione di confrontarsi su un palcoscenico importante, di provare ad avere un’ambizione più alta rispetto a quella di conquistare un posto in Europa League e di dimostrare il proprio valore in una competizione che ha volte ha clamorosamente fallito anzitempo. La squadra è rientrata da Malta sicuramente rinfrancata nella condizione atletica ma è tornata a palesare un preoccupante smarrimento in fase di impostazione dove l’inserimento di Norgaard aveva quanto meno messo un certo ordine. Vedremo contro la Sampdoria quali saranno le contromosse di Pioli che nel post partita ha elogiato l’attenzione e la tenacia della sua squadra mafacendo intendere che ci saranno dei cambiamenti, magari proprio a centrocampo.

L’avversaria non semplice ma considerato il fattore campo e una ritrovata motivazione chissà che la Fiorentina non riesca in ciò che aveva fallito nella gara di campionato contro la Roma: in vantaggio praticamente fino alla fine, occasioni clamorose fallite senza nemmeno arrivare a tirare in porta, un atteggiamento abulico in area di rigore che ovviamente aveva portato la Roma a credere fino alla fine alla rimonta. Un intervento incerto di Lafont, fino a quel momento determinante, era bastato per far arrivare il pallone perfetto sui piedi di Florenzi che con un tiro imperfetto al punto giusto, aveva firmato l’1-1.

La Fiorentina dovrà essere quindi più concreta in tutto, in primis nel gestire gli spazi che è così brava a creare: giocatori come Gerson, attualmente in grande affanno, furono autori di un’ottima ripresa, dando spunti che purtroppo poi non furono capitalizzati. Insomma la Fiorentina deve cercare di ottenere il massimo da sé stessa e non rimanere ancorata a prestazioni dove le qualità dei singoli a volte sembravano scollate dal contesto e da un gioco che a volte non valorizza davvero quanto di bello potrebbe dare questa Fiorentina. Il tempo c’è, l’occasione per dimostrarlo anche.
Sulla data e di conseguenza sull’orario della sfida contro la Roma per ora vige una certa “italiana” confusione: gli incontri sono schedulati nella settimana del 30 gennaio, ma la Lega Calcio non ha ancora ufficializzato niente. Staremo a vedere.