MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Abate, C. Zapata, Romagnoli, R. Rodríguez; Calabria, Mauri, Çalhanoğlu; Suso, Higuaín, Castillejo. A disposizione: Reina, A.Donnarumma, Conti, Musacchio, Laxalt, Brescianini, Montolivo, Halilović, Tsadjout, Cutrone. All.: Gattuso.

FIORENTINA (4-3-3): Lafont; Milenković, Pezzella, V. Hugo, Biraghi; Benassi, Veretout, Edimilson Fernandes; Mirallas, Simeone, Chiesa. A disposizione: Dragowski, Brancolini, Olivera, Laurini, Hancko, Ceccherini, Eysseric, Dabo, Gerson, Nørgaard, Théréau, Pjaca, Vlahović. All.: Pioli.

Arbitro: Mariani (Aprilia)

Reti: 73′ Chiesa

Milano – Lafont e Chiesa spediscono all’inferno il Milan. Una Fiorentina cinica, un Milan sprecone che ha avuto la sfortuna di trovarsi davanti un grandissimo Lafont. Benissimo quindi per i tre punti, meno per il gioco. Ma per guarire nello sport servono le vittorie.

Pioli sceglie tra i pali Lafont, difesa composta da Milenkovic, Pezzella, Victor Hugo e Biraghi, a centrocampo rientra Veretout, supportato da Benassi ed Edmilson, in avanti confermato il positivo Mirallas con Chiesa e il Cholito Simeone unica punta. Nei primi minuti di gioco la Fiorentina cerca un pressing alto non ben organizzato, infatti spesso il Milan è uscito palla al piede trovando tanto spazio tra centrocampo e difesa.

Milan che ha sopperito alle pesanti assenze degli squalificati Kessie e Bakayoko tornando al 4-3-3. Le novità principali a centrocampo con Mauri e Calabria (Bertolacci infortunato), coadiuvati dall’arretramento di Calhanoglu nel ruolo di mezzala. A sostituire il turco nel ruolo di esterno offensivo di sinistra Samu Castillejo, tridente con Suso a destra e Higuain centravanti. Milan che ha avuto le migliori occasioni del primo tempo: al 3′ gran tiro di Calhanoglu da fuori area, il turco si è coordinato bene, calciando di prima sfruttando un passaggio orizzontale di Calabria. Lafont, ben piazzato, ha parato senza problemi. Al 18′ scambio Calhanoglu-Suso, il turco entra in area e calcia da posizione ottimale: tiro fuori dallo specchio.

Al 28′ gran tiro dalla distanza di Ricardo Rodriguez, con la risposta attenta di Lafont in calcio d’angolo.

E’, invece, clamorosa l’occasione al 44′: salvataggio sulla linea di porta da parte di Milenkovic sulla conclusione di Calhanoglu di sinistro all’interno dell’area.

Il Diavolo non doveva avere armi, sembra invece avere più voglia di vincere di una Fiorentina spenta e senza idee.

Parte meglio nella ripresa la Fiorentina, al 51′ buona incursione di Benassi che crossa per Mirallas che gira alto da buona posizione. Ma è il Milan a riprendere il comando del gioco.

Grande azione di Suso, che raggiunge la linea di fondo e con una serie di finte disorienta la difesa della Fiorentina, arriva al tiro ma Lafont respinge. Lo stesso Lafont salva ancora su un grande colpo di testa di Higuain pochi minuti dopo.

Al 60′ Gerson prende il posto della punta più pericolosa della Fiorentina: Mirallas. Gattuso passa al 4-4-2 a centrocampo con Calabria centrale.

La Fiorentina trova improvvisamente spazi e prova quella pazza idea di vincere.

Al 73′ Chiesa punisce il Diavolo: tiro dalla lunga distanza dopo aver saltato mezza difesa milanista e gol sul secondo palo. Euro-gol di Federico Chiesa. Il Milan cerca di pervenire al pareggio alzando il baricentro, Rodriguez ci prova di testa, strepitoso Lafont a deviare in angolo.

Catenaccio “puro” nel finale: esce Benassi ed entra Laurini e Pjaca per Simeone. Finisce così con tre punti d’oro ma c’è molto da lavorare per ritrovare gioco e convinzione per puntare all’Europa.