Dopo la brutta sconfitta casalinga il rischio maggiore è rappresentato della possibile perdita dell’entusiasmo, anche se l’Europa…

Continua il periodo No degli uomini di Pioli. La vittoria ormai manca da ben 65 giorni, e i dati cominciano a preoccupare seriamente. La squadra di mister Pioli ha esplicato una difficoltà enorme a trovare il gol, i gigliati sono infatti undicesimi nella speciale classica ‘gol fatti’, ed hanno anche evidenziato un’incapacità preoccupante nel difendere il risultato: in queste quattordici giornate di campionato le rimonte subìte sono già cinque.

Con la Juventus era probabilmente l’opportunità da non fallire, anche se la sconfitta era pronosticabile. I rimorsi maggiori arrivano invece dai cinque pareggi precedenti, contro squadre sicuramente più abbordabili, soprattutto pensando che la squadra di mister Pioli era riuscita a portarsi avanti per ben quattro volte.

Il problema maggiore rimane appunto la fase offensiva, non in grado di capitalizzare al meglio le occasioni create. Al contrario, il reparto difensivo continua ad evidenziare una solidità da Champions: anche dopo i 3 gol subiti nella sfida di sabato, la squadra Viola resta la terza miglior difesa del campionato, preceduta solamente da Inter e appunto Juventus.

Guardando la classifica però, non è sicuramente il momento di abbandonare le speranze. La squadra di mister Pioli, nonostante abbia un solo punto in più rispetto allo scorso anno, è distante solo 2 lunghezze dal settimo posto, valido per l’ingresso ai preliminari di Europa League, attualmente occupato dalla Roma di Di Francesco.

Anche il cammino delle rivali per l’Europa non sembra infatti procedere a gonfie vele. L’Atalanta di Gasperini, inizialmente la più accreditata per il sesto posto, ha gli stessi punti dei Viola, con ben 6 sconfitte al passivo. La Sampdoria di Giampaolo è incappata in numerosi passi falsi, ed ha attualmente un solo punto in più rispetto a Fiorentina e Atalanta. Il Toro di Mazzarri è invece la pretendente all’Europa più brillante in questa prima parte di campionato, ma sono solo 3 i punti che la separano dalle inseguitrici Fiorentina e Atalanta.
Il cammino è ancora lungo: credere nell’Europa è obbligatorio. Saranno già decisive le prossime giornate di campionato, altre sconfitte condite da brutte prestazioni potrebbero vincolare psicologicamente gli uomini di Pioli, e farli cadere nelle zone anonime della classifica. È adesso il momento di crederci, tutti insieme.