Tutto facile per gli All Blacks. Ultimo test match di novembre che si trasforma in una passerella comoda per i favoritissimi “tuttineri” neozelandesi che giocano bene, c’è bisogno di dirlo, ma che danno l’impressione di fare pochissima fatica e di divertirsi a trovare spazi nella frastornata difesa italiana. Una dura lezione per la giovane Italia di O’Shea che subisce oltre sessanta punti e che chiude stanca e frastornata questa sua campagna novembrina.

La gara. Inizio coraggioso dell’Italia che però alla prima accelerata dei “tuttineri” capitolava. Azione dal lato chiuso e che si sviluppava sulla linea laterale per poi tornare dentro al campo con Coles che trovava Perenara libero di segnare. Italia che comunque ci provava subito e con una giocata sorprendeva gli ospiti guadagnandosi la punizione che Allan metteva tra i pali per il meno 2 al 12°. Ogniqualvolta però la Nuova Zelanda riesce ad accelerare l’Italia soffre ed al 18° su un off load a dir poco azzardato di Benvenuti, la Nuova Zelanda recuperava e bucava centralmente con McKenzie che sfrecciava in meta. Al 25° Brace lasciava il fischietto a Gauzere per un problema alla caviglia. Tre minuti dopo ancora l’estremo neozelandese McKenzie a trovare la segnatura su servizio di Savea ed ancora buco colpevole della difesa azzurra. Ancora tre minuti e All Blacks che allungavano ancora con Coles che questa volta serviva Barrett che non trovava ostacoli e volava in meta.

Azione spettacolo della Nuova Zelanda al 35° ma, per fortuna dell’Italia, Perenara andava in meta dopo un passaggio in avanti. Segnatura neozelandese solo rinviata e che arrivava in chiusura di tempo con splendido calcio di Barrett a cercare il fratello Jordi che andava a rimbalzo con Hayward e la schiacciarla a terra nell’angolino. Primo tempo a senso unico e che si chiudeva sul 3-31.
Inizio di ripresa che in quattro minuti fotografava benissimo la sfida. Italia che partiva con grande voglia ma che si consumava nello sbattere sulla difesa avanzante della Nuova Zelanda. Al primo errore azzurro recupero dell’ovale per gli ospiti che, fissato il gioco, trovavano subito il blitz e la nuova meta con Laumape. Neanche il tempo di rimettere in gioco l’ovale ed altra segnatura All Blacks con Barrett (3-45). Finale di gara con ritmo ospite da esibizione e con l’Italia che ci metteva tutto l’orgoglio possibile per non subire una lezione ancora più dura.

ITALIA VS NUOVA ZELANDA 3-66 (P.T. 3-31)
Italia: Hayward; Sperandio, Campagnaro, Castello, Sperandio (50′ Padovani); Allan (54′ Morisi), Tebaldi (66′ Palazzani); Steyn, Polledri, Negri (70′ Meyer); Budd, Zanni (37′ Fuser); Ferrari (59′ Pasquali), Ghiraldini (c, 59′ Bigi), Lovotti (47′ Traorè).
All. O’Shea
All Blacks: McKenzie; J. Barrett, Lienert-Brown, Laumape, Naholo (54′ Ioane); B. Barrett (50′ Mo’Ounga), Perenara (50′ Tahuriorangi); Read (c), Savea (47′ Papalii), Fifita; S. Barrett (59′ Retallick), Tuipulotu; Laulala (53′ Ta’Avao), Coles (59′ Harris), Tungafasi (59′ Tu’Inukuafe).
All. Hansen
Arb. Andrew Brace (Irlanda), dal 24′ Pascal Gauzere (Francia)
Assistenti: Pascal Gauzere (Francia), dal 24′ Manuel Bottino (Italia); Sean Gallagher (Irlanda) Marcatori: p.t.8′ m. Perenara (0-5); 12′ cp. Allan (3-5); 18′ m. McKenzie, tr. B. Barrett (3-12); 27′ m. McKenzie (3-17); 30′ m. J. Barrett, tr. B. Barrett (3-24); 40′ m. J. Barrett tr. B. Barrett (3-31); s.t. 43′ m. Laumape tr. B. Barrett (3-38); 45′ m. B. Barrett tr. B. Barrett (3-45); 52′ m. McKenzie tr. Mo’Ounga (3-52); 72′ m. J. Barrett tr. Mo’Ounga (3-59); 80′ m. J. Barrett tr. Mo’Ounga (3-66)
Cattolica man of the match: Jordie Barrett (All Blacks)

 

 

photo by @AndreaMartini