I riflettori sono puntati sulla sfida fra i due talenti, legati da un talento fuori dal comune.

Lazio-Fiorentina 1-0 (1-0)
LAZIO (3-5-2): Strakosha, Wallace (12′ st Luiz Felipe), Acerbi, Radu, Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic-Savic, Lulic, Caicedo (8′ st Correa), Immobile (40′ st Berisha) (24 Proto, 23 Guerrieri, 22 Caceres, 15 Bastos, 4 Patric, 25 Badelj, 32 Cataldi, 96 Murgia, 10 Luis Alberto). All.: Inzaghi.
FIORENTINA (4-3-3): Lafont, Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi, Benassi (1′ st Fernandes), Veretout, Gerson (19′ st Eysseric), Chiesa, Simeone, Pjaca (35′ st Sottil) (69 Dragowski, 67 Guidotti, 5 Ceccherini, 2 Laurini, 34 Diks, 16 Hancko, 14 Dabo, 6 Norgaard, 28 Vlahovic). All.: Pioli.
Arbitro: Orsato di Schio.
Reti: nel pt 37′ Immobile.
Angoli: 6 a 5 per la Fiorentina.
Recupero: 3′ e 4′.
Ammoniti: Lulic, Caicedo, Marusic, Pjaca, Hugo per gioco falloso, Gerson, Correa e Strakosha per comportamento non regolamentare.
Var: 0.
Spettatori: 28 mila circa

Il pareggio sarebbe stato più giusto, ma purtroppo l’assedio finale della Fiorentina non è servito a niente. Simeone non ha l’istinto del seriel killer, Chiesa è generoso ma non è il padre in avanti e la terza punta non esiste. Poi Veretout gioca troppo arrettato.

I primi minuti sono stai noiosi, il match si è sbloccato grazie a un bomber di razza come Immobile, che al 37′ segna il primo gol della sua carriera alla Fiorentina (all’ottava gara): fulmineo il colpo del centravanti dopo la spizzata di Radu da corner. Ma Lafont ha palesemente sbagliato prendendo gol nel suo palo. Per Immobile è il quinto gol in campionato. Per il resto il primo tempo è tutta una sequela di proteste nei confronti dell’arbitro Orsato: i laziali per un’uscita scomposta fuori area di Lafont che travolge Leiva e poi per un atterramento di Caicedo in area, i fiorentini per un presunto fallo da rigore di Acerbi su Simeone. Di gioco, di bel calcio, nemmeno l’ombra.

Nella ripresa è un’altra Fiorentina, con Chiesa che suona la carica. L’esterno sulla sinistra fa impazzire la Lazio, Pjaca fa impazzire Pioli (non tocca un pallone), Simeone sbaglia i movimenti e rende inutile il lavoro di Chiesa. Ma i biancocelesti non riescono a pungere in contropiede (in rosa manca un Keita, un Felipe Anderson), così la Fiorentina nel finale costruisce pericoli con cross e mischie, nessuno però trova la deviazione vincente.

Fiorentina sterile in attacco, col centrocampo che non accompagna l’azione. Male, ma non malissimo, almeno per la volontà.

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