La Nazionale maschile di volley ha raggiunto il massimo di quello che poteva conquistare, raggiungendo la “Final Six”. Ma il Mondiale è stato un successo? Forse no. Ha messo in luce la fine di un ciclo, e alle spalle non ci sono ricambi generazionali. Giannelli, il nostro Golden Boy, a parte. E se analizziamo bene il percorso abbiamo vinto contro squadre con poca tradizione e abbiamo sofferto, sotto l’aspetto strettamente tecnico, contro Serbia e Russia e Polonia.
Ivan Zaytsev e Osmany Juantorena dovevano essere le due stelle dell’Italia ai Mondiali 2018 di volley maschile, i giocatori capaci di trascinarci nel momento più importante, le punte di diamante sulle quali fare affidamento ed in parte è stato così. Contro Serbia e Polonia, invece, sono scomparsi. Purtroppo due partite no, possono capitare a tutti ma per la pantera, vista anche l’età, è sembrato un triste congedo.
Il voto più alto se lo merita il pubblico: fantastico nella prima parte al Foro Italico, bellissimo a Firenze, meraviglioso a Torino. Chapeau al mondo del volley, la Federazione invece dovrebbe riflettere: il futuro non è Azzurro.