Sampdoria- Fiorentina doveva disputarsi in una calda domenica sera di Agosto: entrambe le tifoserie si sarebbero preparate in modo speciale a quella partita, amici che si sarebbero ritrovati per la prima volta allo stadio dopo le vacanze, magari qualcuno sarebbe tornato appositamente per quelle 3 ore allo stadio e poi avrebbe proseguito le proprie ferie qualche altro giorno. La prima di Campionato fa sempre questo effetto eccitante, un misto di esaltazione, timore e curiosità unisce chi va in campo e chi va sugli spalti. Accade però che appena 4 giorni prima della partita una sciagura immane oscura il cielo di Genova: il Viadotto Polcevera, noto come Ponte Morandi, tratto autostradale che attraversa i quartieri di Sanpierdarena e Cornigliano, la mattina del 14 Agosto 2018 crolla per oltre 150 metri a causa di problemi strutturali e il cedimento del pilone 9. 43 persone perdono la vita, oltre 500 la casa o il posto di lavoro. Se l’Italia è sotto shock, Genova è letteralmente in ginocchio. E così si decide giustamente che non c’è spazio per quei sentimenti di festa in un dramma così travolgente. Sampdoria – Fiorentina è rinviata alla metà di Settembre.

La Sampdoria è una squadra che negli ultimi anni ha sempre cambiato molto, spesso ha venduto il meglio, ma è comunque competitiva. Le squadre di Giampaolo spesso raccolgono meno di quando di buono seminato, certo alla luce della prestazione contro il Napoli, completamente sbaragliato al Ferraris, la Fiorentina deve prepararsi al meglio. Nel 2015 la Fiorentina di Sousa ribadì proprio a Marassi quando la convinzione di un gruppo potesse proporre un progetto tecnico interessante. Uno 0-2 che convinse e forse un po’ illuse: la Fiorentina con i gol di Ilicic e Kalinic pareva non soffrire di vertigini, pareva avere un’identità che poi si ridimensionò notevolmente. Anche la giovane Fiorentina di Pioli vuole sognare: a Genova uno step importante.

 

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