Mancano ancora 10 giorni alla sfida del San Paolo, ma l’interesse attorno al match cresce esponenzialmente col passare delle ore. La gara contro il Napoli rappresenta la terza uscita stagionale, ma soprattutto la prima fuori dalle mura amiche. Sarà sicuramente interessante testare la personalità della squadra viola, anche al di fuori del calore del Franchi, contro una squadra di vertice come il Napoli di Ancelotti, ferita nell’orgoglio dopo la brutta sconfitta rimediata al Marassi.

Per Pioli iniziano ad aleggiare i primi dubbi di formazione, dopo aver schierato lo stesso undici titolare per due giornate consecutive. Sicuramente non ci sarà Lafont, il portiere francese classe ’97 ha rimediato un infortunio al bicipite femorale della coscia destra nella gara domenicale contro l’Udinese, e dovrà saltare la partita del San Paolo. Il tempo di recupero non è ancora ben definito, ma sembra verosimile il suo rientro per il big-match di San Siro contro l’Inter di Spalletti.

Primo ostacolo di percorso quindi per l’allenatore parmigiano, che dovrà affidarsi a Dragowski. Il portierone polacco avrà quindi una nuova chance, per far ricredere i tifosi dissidenti sul suo reale valore. Per il portiere della nazionale under-21 polacca rappresenterà un’importantissima opportunità, per riacquisire lo splendore e l’interesse che lo caratterizzavano al suo arrivo a Firenze. Prima del suo trasferimento aveva infatti catalizzato l’interesse dei maggiori club europei, per poi perdersi però tra panchine e prestazioni non all’altezza con la casacca viola. Con il club gigliato ha infatti collezionato solo 6 presenze spalmate in due anni, contrassegnate da errori e insicurezze, che hanno fatto storcere il naso a più di qualche tifoso sugli spalti.

Pioli dovrà intraprendere determinate scelte anche a centrocampo, dove regna l’abbondanza. Il tecnico viola infatti, col rientro dalla squalifica di Veretout, avrà a disposizione 6 centrocampisti per soli 3 posti. Mentre Benassi è sicuro di una maglia da titolare, grazie ad una partenza da vero fuoriclasse, le altre 2 caselle di centrocampo sono tuttora ricoperte dal mistero. Pioli infatti dovrà scegliere quale sarà la posizione di Veretout nel centrocampo viola, e di conseguenza sacrificare uno tra Gerson ed Edmilson. Inizialmente le idee di Piolo vedevano Veretout come fulcro basso del centrocampo gigliato, ma le ottime prestazioni regalate da Edmilson hanno messo enormemente in difficoltà Pioli. Il tecnico utilizzerà tutti i giorni che ci separano dalla gara del San Paolo per valutare le rispettive forme fisiche e sciogliere quindi tutti i dubbi. Dabo e Norgaard con tutta probabilità invece, non faranno parte della formazione iniziale scelta da Pioli, anche se il francese ha aumentato i suoi estimatori dopo i buoni spezzoni offerti contro Chievo e Udinese.

L’ultimo dubbio di Pioli riguarda l’attacco ed ha caratterizzato tutto l’inizio di stagione: l’esordio dal primo minuto di Pjaca. Il croato sembra aver raggiunto finalmente il 100% della condizione fisica, come lo dimostra l’ottimo ingresso nella sfida con l’Udinese, in cui Pjaca ha regalato sprazzi del suo enorme talento. Pioli e lo staff vogliono però andarci cauti, senza spingere troppo sull’acceleratore. L’obiettivo dello staff medico era appunto quello di recuperarlo per la sfida della sosta, ma nel caso in cui nascessero alcune complicazioni, tutto sarebbe nuovamente rimandato.

 

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