La pole da record di Lorenzo faceva preannunciare una domenica firmata Ducati: il team di Borgo Panigale giganteggia nelle qualifiche e anche in gara ma a una manciata di giri dalla fine salta clamorosamente quella che sarebbe stata una meritata doppietta. Andrea Dovizioso passa al comando della gara al 6° giro con il sorpasso sul compagno di squadra che prova in tutti i modi ad insidiare la leadership del Dovi, cadendo però al penultimo giro e consegnando di fato il 2° posto a Marquez.
In casa Yamaha la crisi è ancora aperta e i piloti mal celano il malcontento per le evidenti difficoltà meccaniche ed elettroniche di una moto sempre più inferiore a quella dei competitor: 5° Vinales e Rossi 7°.
“Qui a Misano io e la Ducati abbiamo sempre fatto fatica negli ultimi anni.
Nel test di agosto avevamo però capito di aver fatto un passo avanti importante..” Queste le prima parole del vincitore che ha poi ripensato alle difficoltà del passato, quando imporsi a Misano pareva pura utopia: “Vincere qui era molto importante per la Ducati ma anche per me. Anni fa mi sembrava un sogno impossibile, e invece adesso ce l’abbiamo fatta e la soddisfazione è davvero tanta”.

Non altrettanto positivo il quadro dipinto da Rossi che fin dalle prove aveva denotato non poche difficoltà: il Dottore partito in griglia dalla terza fila stima quello che è il ritardo della sua moto e con un certo disappunto invoca miglioramenti. “Per lottare per il podio mi mancano due decimi. Dovremo guardare tutti i dettagli e tentare di essere più veloci”
Dovizioso sale quindi al secondo posto nella classifica generale del Mondiale a -67 punti da Marquez.
Una giornata di gloria per il motociclismo italiano che dopo i successi di Dalla Porta e Bagnaia può festeggiare il successo di Dovizioso: un tris tricolore che mancava dal Mugello 2017, quando si imposero Migno, Pasini e ancora Dovizioso

 

Photo by @AndreaMartini