MARCATORI: Insigne al 34′ s.t
NAPOLI (4-4-2): Karnezis; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Callejon (Ounas dal 25′ s.t.), Allan, Hamsik, Zielinski; Mertens (Milik dal 12′ s.t.), Insigne (Rog dal 36′ s.t.).
PANCHINA: Ospina, D’Andrea, Malcuit, Albiol, Luperto, Diawara, Fabian Ruiz, Verdi. All. Ancelotti
FIORENTINA (4-1-4-1): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi; Veretout (Fernandez dal 25′ s.t.); Chiesa, Benassi (Pjaca 35′ s.t.), Gerson (Dabo dal 15′ s.t.), Eysseric; Simeone.
PANCHINA: Ghidotti, Laurini, Diks, Ceccherini, Hancko, Sottil, Norgaard, Montiel, Mirallas. All. Pioli
ARBITRO: Fabbri
È solo un piccolo incidente di percorso.
La viola esce sconfitta dal San Paolo, grazie ad un fantastico gol di Insigne. È la prima sconfitta stagionale per gli uomini di Pioli. Perdere a Napoli, con la squadra di Ancelotti, dotata di giocatori di rilevanza internazionale come Insigne, Mertens e Hamsik, in fin dei conti ci sta. La partita però, almeno agli inizi, aveva invertito clamorosamente i valori in campo: viola intraprendente e con personalità, capace di mettere subito in difficoltà la difesa partenopea costretta agli straordinari. Il primo tempo è infatti stato giocato da grande squadra, da formazione che non ha paura reverenziale di nessuno, neanche del Napoli di Ancelotti. Nel secondo tempo però, la partita cambia notevolmente, con la squadra di Pioli che esce dagli spogliatoi con un’altra faccia, completamente diversa rispetto a quella mostrata nella prima frazione. I gigliati giocano la seconda parte di gioco attendendo prevalentemente le idee napoletane e schiacciandosi vistosamente nella propria metà campo, senza quasi mai preoccuparsi della fase offensiva. Eysseric, tra i migliori nel primo tempo ma visibilmente stanco, viene trasformato nel 4º di centrocampo da Pioli, opprimendo quindi qualsiasi sua intenzione offensiva. Gli ingressi di Dabo e Edmilson sono poi il secondo indizio che confermano le chiarissime idee di Pioli: difendiamo fino alla morte e portiamoci a casa questo pesantissimo punto!
Il problema però è che le sostituzioni di Veretout e soprattutto di Gerson eliminano gli equilibri preesistenti. Gerson fino alla sostituzione ha offerto un contributo essenziale alla causa, grazie ad una prestazione autoritaria ed intelligente, denotata da tantissimi palloni recuperati oltre che a ottimi servizi per i compagni. Con il suo richiamo in panchina però, il centrocampo perde qualsiasi velleità offensiva, essendo composto nella sua nuova composizione da soli mediani.
Pjaca all’80º è forse il vero errore di Pioli, data la evidente stanchezza di Eysseric. I gigliati al 60º avevano infatti necessità di un velocista, di un talento capace di nascondere il pallone e di far respirare e salire la squadra. Gli 11 in campo sono invece rimasti a difendere la porta ad oltranza, porgendo così la guancia al gioco offensivo degli uomini di Ancelotti, fenomenali negli spazi stretti. Però, come anticipato nel titolo, è solo un piccolo incidente di percorso. Tutti i buoni propositi e i progressi dimostrati nelle due gare casalinghe rimangono. Ora è necessario ripartire subito contro la Sampdoria di Giampaolo, capace di sconfiggere 3-0 questo Napoli e avversario principale per l’Europa. Fondamentale sarà riprendere dalle ottime impressioni rilasciate nel primo tempo, in cui gli uomini di Pioli hanno dimostrato personalità e carattere, elementi fondamentali per tenere testa al Napoli di Ancelotti.
Dimenticare la seconda frazione e ripartire subito: non c’è tempo per rimpianti o rimorsi!
Photo by @AndreaMartini