Dopo una partenza nera la Lazio di Simone Inzaghi pare aver ritrovato un ritmo interessante nonostante l’ultima scoppola rimediata niente poco di meno che nel derby, perso per 3-1. Resta il fatto che la Lazio ha obiettivamente ritrovato la fantasia e il senso di gol del suo bomber, Ciro Immobile, e buone trame di gioco dalle quali però sembra ancora un corpo estraneo il gioiellino Milikovic Savic che sembra proprio non ritrovarsi. La Fiorentina di Stefano Pioli, bella e concreta tra le mura amiche, ha un effettivo problema nella gestione delle gare in trasferta. I viola non demeritano mai, anzi propongono un calcio interessante ma hanno la fatale colpa di essere troppo poco cinici e eccessivamente spreconi.
Insomma, due squadre non troppo fortunate che si incontrano per provare a cambiare il loro cammino.
Nel novembre 2007 la partita tra Lazio e Fiorentina aveva la stessa valenza: ambizioni europee e desiderio di stupire. I viola scendono in campo orfani di Mutu, subentrato nella ripresa e Jorgensen, entrambi a riposo precauzionale, la Lazio di Delio Rossi dopo qualche settimana di difficoltà esigeva ormai una vittoria. I 90 minuti dell’Olimpico sono di semplice lettura: La Fiorentina fa la partita e sfrutta con cattiveria quanto di poco concede una Lazio molto quadrata : al 19′ passa Ballotta che cerca di evitare l’angolo su un retropassaggio di Cribari ma si fa sfuggire la palla, nel tentativo di recuperarla pare addirittura scivolare su un telone pubblicitario, consegnando di fatto la sfera a Pazzini che non deve fare altro che depositare in rete. La Fiorentina controlla per tutto il resto del primo tempo e anche nella ripresa quando Frey palesa la sua forza ma non sembra riuscire a chiudere: dalla panchina entra così il numero 10, uno non amatissimo dalla tifoseria biancoceleste ma non facile ad emozionarsi.
Adrian Mutu non trova il goal ma con un certo mestiere riesce a far sbottare Mutarelli, unico ad impensierire Frey con un sinistro dalla distanza deviato in angolo da Frey: il giocatore infastidito dai fischi e frustratissimo esplode contro Mutu e rimedia un rosso che permette ai viola di mettere in cassaforte il risultato. Una vittoria con la quale la Fiorentina raggiungeva il secondo posto, a un solo punto dall’Inter e soprattutto quota 11 risultati utili in 11 gare, 23 punti, 18 gol fatti e 7 subiti. Qualche mese dopo il lutto che colpì la famiglia del tecnico viola fece tremare l’ambiente ma poi proprio come accaduto lo scorso Marzo, lasciò un unione e un affetto capace di trascinare lontano la Fiorentina.
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