Italia-Cile è una partita che fornirà tanti spunti: gli Azzurri hanno giocato due partite a ritmi molto alti, e proprio sul ritmo hanno battuto l’Australia venendo fuori nel secondo tempo, mentre i Condores hanno dimostrato contro le Samoa di poter imporre tanta intensità in mezzo al campo. Il capo allenatore degli Azzurri Gonzalo Quesada ritrova Michele Lamaro, che aveva saltato le sfide con Wallabies e Springboks a causa di un infortunio in allenamento, e cambia tanti giocatori: occasioni per Marin (da primo centro, riprendendo il percorso interrotto dall’infortunio nel tour estivo), Belloni, Da Re, Alessandro Garbisi, Izekor e Hasa. Ennesima conferma per Di Bartolomeo che da Namibia-Italia in poi è sempre stato presente nei 23, mentre Federico Ruzza ritorna titolare in azzurro. Dall’altra parte il Cile schiera una formazione combattiva e coraggiosa: occhio a Garafulic, che in teoria è un centro/ala ma gioca estremo e garantisce ulteriore imprevedibilità. Davanti il capitano Clemente Saavedra guiderà un pacchetto di mischia affamato e aggressivo. Si gioca sabato 22 novembre alle 21.10 allo Stadio “Luigi Ferraris” di Genova, diretta Rai/Sky.
Le soluzioni offensive
L’Italia può far male al Cile principalmente sul ritmo, la stessa arma che negli 80 minuti ha demolito l’Australia: la maggiore esperienza internazionale potrà fare la differenza soprattutto nel secondo tempo, quando gli spazi si apriranno e giocatori come Capuozzo, Menoncello, Ioane e Belloni avranno la possibilità di rendersi ancora più pericolosi. In questo senso, sarà fondamentale il lavoro di Alessandro Garbisi e Giacomo Da Re, che dovranno dare intensità e velocità alla manovra azzurra.
Il secondo fattore sarà la ricercatezza delle giocate azzurre, con Marin nel ruolo di vice-Brex e di secondo play che può garantire ulteriore imprevedibilità alla manovra dell’Italia, insieme a Da Re che è sempre in grado di inventarsi qualcosa. Contro una difesa molto aggressiva come quella cilena sarà importantissimo variare il gioco ed evitare di finire nell’imbuto dei sudamericani, che con la loro grinta possono sporcare i possessi azzurri e rendere il match più frammentato.
Dall’altra parte attenzione non solo al pacchetto di mischia del Cile, ma anche a dei trequarti pericolosi e difficili da fermare come Santiago Videla e Matias Garafulic: quest’ultimo è principalmente un secondo centro, gioca anche ala e in questa occasione viene schierato estremo proprio per avere un’ulteriore opzione per attaccare gli Azzurri tra le linee. Importantissimo non sbagliare il primo placcaggio, per evitare di dare al Cile abbrivio avanzante.
Breakdown
I primi 20 minuti potrebbero già indicare quale strada prenderà Italia-Cile: i Condores partiranno con grande aggressività, non solo palla in mano ma anche nel punto d’incontro, dove servirà un grande lavoro da parte degli avanti italiani. Disinnescare la furia il Cile in questa prima fase del match sarà importantissimo, perché poi gli Azzurri avranno modo di costruire diverse occasioni e indirizzare la partita sul binario a loro più congeniale.
D’altra parte, l’Italia ha già dimostrato contro Australia e Sudafrica di poter prevalere nella battaglia a terra: se la squadra di Quesada riuscirà ad arginare la prima ondata cilena sarà poi difficile per i sudamericani mantenere lo stesso ritmo per 80 minuti, e col passare del tempo gli avanti azzurri potrebbero prendere il sopravvento. Izekor è in grado di lavorare bene anche al largo e con la sua falcata potrebbe mettere in seria difficoltà la difesa cilena, così come il ritorno di Lamaro garantirà ancor più compattezza in difesa.
La panchina
Un altro fattore chiave sarà la panchina: in mischia l’Italia potrebbe fare la differenza nella ripresa con gli ingressi di Fischetti e Zilocchi, con Opoku che potrà garantire ancora più chili al pacchetto azzurro oltre a farsi sentire in mezzo al campo. Tornando al discorso del breakdown, Zuliani a partita in corso potrebbe essere davvero la carta che può spaccare la partita, mentre Page-Relo e Brex possono invece garantire maggiore ordine se il match dovesse diventare spezzettato e difficile da leggere. Nella ripresa, poi, Edoardo Todaro può essere l’opzione ideale per chiudere la partita con le sue grandi doti da finisher e il suo atletismo.
Le formazioni di Italia-Cile
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Mirko Belloni, 13 Tommaso Menoncello, 12 Leonardo Marin, 11 Monty Ioane, 10 Giacomo Da Re, 9 Alessandro Garbisi, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (C), 6 Alessandro Izekor, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Tommaso Di Bartolomeo, 1 Muhamed Hasa
A disposizione: 16 Pablo Dimcheff, 17 Danilo Fischetti, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Enoch Opoku Gyamfi, 20 Manuel Zuliani, 21 Martin Page-Relo, 22 Juan Ignacio Brex, 23 Edoardo Todaro
Cile: 15 Matías Garafulic, 14 Clemente Armstrong, 13 Domingo Saavedra, 12 Santiago Videla, 11 Nicolás Saab, 10 Juan Cruz Reyes, 9 Lucas Berti, 8 Alfonso Escobar, 7 Clemente Saavedra (C), 6 Ernesto Tchimino, 5 Javier Eissmann, 4 Santiago Pedrero, 3 Iñaki Gurruchaga, 2 Augusto Böhme, 1 Javier Carrasco
A disposizione: 16 Raimundo Martínez, 17 Salvador Lues, 18 Matías Dittus, 19 Bruno Sáez, 20 Augusto Villanueva, 21 Sebastián Bianchi, 22 Tomás Salas, 23 Joaquín Milesi
(Ufficio Stampa FIR)
